Controlli / Il sequestro

Valsugana, denunciato per reati ambientali un uomo in possesso di bombole di gas e bidoni d’olio

Il deposito di rifiuti pericolosi si estendeva in una superficie di 400 mq, presentando anche batterie di auto e un grosso quantitativo di materiale ferroso accatastato vicino ai binari. Il codice ambientale prevede una pena di sei mesi a due anni di reclusione e un’ammenda fino a 26mila euro

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BORGO VALSUGANA. Nella scorsa settimana i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo Valsugana hanno denunciato, in bassa Valsugana una persona per aver messo in opera, in maniera continuata, un’attività di gestione e deposito di rifiuti non autorizzata.

I fatti risalgono al 9 marzo durante gli accertamenti su un fondo limitrofo, appartenente ad altra proprietà, i Carabinieri notavano nel fondo adiacente un deposito di rifiuti pericolosi quali batterie d’auto, bombole di gas esauste adagiate sul terreno e numerosi fusti di olio, nonché un grosso quantitativo di materiale ferroso accatastato sul terreno, in prossimità dei binari del treno.

Ai Carabinieri di Borgo, non è rimasto che documentare il tutto ed accertare successivamente, l’identità del responsabile, risultato poi essere un uomo che svolgeva da sempre attività di vendita di materiale ferroso. Dopo aver informato l’autorità giudiziaria, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo - successivamente convalidato dal G.I.P. di Trento - del terreno di circa 400 mq e alla messa in sicurezza dell’area.

È stata, inoltre, informato l’ente competente (Comune) per l’emissione di un’ordinanza di ripristino immediato dei luoghi. Il codice ambientale prevede in questi casi una pena edittale dell’arresto da sei mesi a due anni di reclusione ed un’ammenda fino a 26.000 euro. Per la persona denunciata vige comunque il principio dell’innocenza fino a quando la colpevolezza non sarà eventualmente provata con sentenza passata in giudicato.

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