Asili / La decisione

Scuola materna di Caldonazzo, stravince l’addio alla Federazione con l’85% dei voti

I genitori hanno appoggiato il direttivo. L’assessore provinciale Mirko Bisesti: «nei prossimi giorni faremo un incontro con il Comune. Siamo pronti ad accompagnare questo passaggio»

DIBATTITO Scintille sull'addio alla Federazione, genitori al voto

 

di Luigi Oss Papot

CALDONAZZO. La scuola dell'infanzia "Maria Bambina" di Caldonazzo ha scelto: uscirà dalla Federazione provinciale delle scuole materne. Si è chiusa sabato 4 marzo alle 12 infatti l'assemblea che dava tempo ai genitori dei bambini iscritti di scegliere la loro preferenza, se rimanere nella Federazione o se, piuttosto, fuoriuscire e diventare una scuola dell'infanzia a gestione provinciale.

Un passaggio che ha suscitato le rimostranze, com'era prevedibile, della Federazione, ma anche della sindaca di Caldonazzo, Elisabetta Wolf: entrambi si sono mostrati critici per le modalità con cui si è arrivati a questo passaggio. Alla prova dei fatti, a spoglio completato, i genitori hanno però condiviso la linea del direttivo: su 216 genitori per 114 bambini (6 le coppie di fratelli), hanno espresso il loro parere 184 votanti. I "sì", che dunque approvano la richiesta di fuoriuscita dalla Federazione, sono stati 171; 11 i "no", 1 scheda è risultata bianca, 1 nulla. Tradotto, l'85% degli aventi diritto ha espresso un voto.

Le operazioni di spoglio sono state effettuate dalla commissione per le elezioni della scuola con la supervisione dell'organo di controllo, figura terza ed imparziale per verificare che tutto fosse svolto secondo la normativa. La presidente del direttivo della scuola, Fulvia Ciola, accompagnata dalla presidente del consiglio dei genitori Chiara Conci, è netta e decisa nel comunicare l'esito del voto, che ieri è anche stato affisso alla bacheca della scuola:

«Il primo step che ci eravamo prefissi - spiega - era quello di raggiungere il quorum. E direi che su questo non ci possono essere dubbi, abbiamo abbondantemente raggiunto l'obiettivo». Infatti, dei 216 aventi diritto avrebbero dovuto esprimere un parere in 144, affinché la votazione risultasse valida: i votanti sono stati ben 40 in più del minimo richiesto.

«Il secondo step - prosegue Ciola - lo abbiamo pure raggiunto, con l'espressione chiara e netta della volontà dei genitori che evidentemente hanno sentito fortemente questo passaggio. Come abbiamo già comunicato al Comune di Caldonazzo ed alla Federazione, noi del direttivo non è che ce ne andremo di punto in bianco. Anzi, siamo disponibili a rimanere qui finché la Provincia ed il Comune saranno pronti per prendere in carico tutte le incombenze necessarie al passaggio della scuola materna a gestione provinciale».

Incombenze molto pratiche quelle che spetterebbero ad esempio al Comune, quali ad esempio i concorsi o gli incarichi per l'affido di forniture varie. Molto laconico il commento di Giuliano Baldessari, presidente della Federazione provinciale delle scuole materne: «Prendiamo atto della scelta dei genitori».

Alla domanda se la Federazione si opporrà in qualche modo all'esito delle votazioni, Baldessari spiega che la Federazione non ha strumenti per ricorrere: «Spetta in caso ai genitori stessi - prosegue - contestare l'esito e la modalità con cui si è scelto. Ritengo comunque che non sia una procedura, quella seguita, che abbia osservato le regole perché non si è mai visto un'assemblea convocata per cinque giorni».

Su quest'aspetto invece, il direttivo della scuola è forte di pareri della Provincia, che ha approvato questa modalità di consultazione: «Non essendo dei legali abbiamo chiesto agli uffici provinciali come muoverci», aveva spiegato Ciola. Dalle vicenda, sia la Federazione che il direttivo, avevano informato anche l'assessore provinciale all'istruzione Mirko Bisesti, che assicura ora la massima collaborazione per gestire questo passaggio.

«Sono stato informato dalla sindaca dell'esito del voto. Faremo un incontro in settimana per valutare tutti i passi da compiere alla luce della scelta dei genitori. Sono a disposizione della comunità e dell'amministrazione per accompagnarle in questo passaggio». Sicuramente, la questione non è destinata ad esaurirsi qui.

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