«La Biomassa per Novaledo ma non per Canazei. Strano»

Paolo Chiesa (Gruppo Sano di Novaledo-Valsugana) contro la politica provinciale: «Per Canazei non si vuole l'impianto inquinante perché per il nostro territorio sì?»

Il Trentino non è tutto uguale e anche i «trattamenti riservati dalla politica provinciale» ai diversi territori non sono uguali. Insomma ci sono «zone di serie A e zone di serie B». È ciò che dice, in sostanza Paolo Chiesa, nel gruppo Facebook Sano (Salute e ambiente a Novaledo e in Valsugana).

Fa notare che sul bollettino di Palazzo Trentini si legge che durante un question time, il consigliere provinciale Giuseppe Detomas dell’Union Autonomista Ladina (Ual), «ricordando che la Provincia considera impraticabile la realizzazione a Canazei dell’impianto di teleriscaldamento alimentato a biomassa che a suo tempo l’amministrazione comunale aveva preferito al metano, ha chiesto quale soluzione a basso impatto ambientale la Giunta intenda adottare per superare l’utilizzo del gasolio».

L’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi ha risposto spiegando che «il Comune di Canazei potrebbe essere facilmente metanizzato e che la Provincia ha stabilito che la realizzazione di impianti come questo avvenga tramite gara. Quindi se il Comune di Canazei desidera accedere alla metanizzazione dovrà chiederlo e, in seguito alla domanda, la Provincia si farà carico di inserire anche questo intervento nel bando di gara perché venga realizzato in tempi certi».

«In pratica - riassume Paolo Chiesa -  a Canazei non si realizza un impianto a biomassa che andrebbe a riscaldare gli edifici pubblici sostituendo il gasolio (più inquinante del metano) perché la zona “potrebbe” in futuro venire metanizzata.

A Novaledo invece, dove il metano è già presente, viene permesso a un’azienda privata (nella foto) di realizzare un impianto a biomassa (più inquinante del metano) per rivenderne l’energia elettrica prodotta allo Stato».

Chiesa, dalle pagine dell’Adige cartaceo, ieri si è espresso così: «In qualunque altro luogo d’Italia (figurati all’estero) amministratori più adeguati e competenti nemmeno ci penserebbero a far sorbire alla gente una decisione del genere.

In Trentino (e nella Valsugana dove ormai le industrie possono permettersi qualunque cosa), gli amministratori (provinciali e comunali) si fanno invece andare bene questo e molto altro. Il Trentino è davvero un luogo magico e pieno di sorprese».

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