Scuola e parità di genere, Ferrari critica il sindaco di Novaledo

Il sindaco di Novaledo, Diego Margon, decide di inviare a tutte le famiglie del Comune una lettera critica sull'educazione alla parità di genere. «Se passasse la legge sulla scuola, attualmente in discussione, ci sarà l'introduzione dell'educazione alla parità di genere. Secondo la teoria gender, il genere maschile e femminile sono imposizioni culturali della società che non riguardano la natura umana», scrive fra l'altro il primo cittadino valsuganotto.

A Margon sono arrivate oggi le critiche dell'assessore provinciale alle pari opportunità, Sara Ferrari: «Quella lettera è uno scivolone sconcertante. Viene da piangere a leggere che nelle scuole si insegna la masturbazione ai bambini. La esponente dellla giunta provinciale ha ricordato che da sei anni in Trentino si sono avviati educazione alla relazione di genere, coinvolgendo insegnanti, famiglie e, nelle scuole medie, anche gli studenti. E non dimentichiamo che nel 2014 in Trentino ci sono state 213 denunce per violenza contro le donne».

La lettera è arrivata nelle case nei giorni scorsi e ha ottenuto il plauso del consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti che ribadisce il «no all'apertura alla ideologia gender» e presenta sulla questione un'interrogazione.

«Il mio vuole essere solo un invito ad informarsi su quanto sta avvenendo - si legge nel testo diffuso dal sindaco - e che ci coinvolge tutti, in quanto amministratori e genitori. Se passasse la legge sulla scuola, attualmente in discussione, ci sarà l'introduzione dell'educazione alla parità di genere. Secondo la teoria gender, il genere maschile e femminile sono imposizioni culturali della società che non riguardano la natura umana: ogni individuo nascerebbe neutro rispetto all'identità di genere, che sceglierà da sé. Da tale presupposto viene eliminata la complementarietà maschile e femminile, modificando le leggi sulla famiglia e intervenendo sull'educazione dei bambini nelle scuole».

Da qui l'invito del Comune, per martedì 14 settembre, a un incontro pubblico, alle 20 nella sala polivalente, con la psicologa Maria Rita Colucci, don Matteo Graziola del Coordinamento famiglie trentine e Daniele Poli.

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