Cartelle elettorali per i residenti all'estero

Sono trascorsi 25 anni da quando, nel 1990, è stata istituita l’Aire, l’Associazione Italiana Residenti all’Estero. Sono oltre 4 milioni e 300 mila gli iscritti in tutta Italia, poco meno di 40 mila i cittadini di origine trentina registrati nei comuni della nostra Provincia. Dati del Ministero dell’Interno. Diversi i valsuganotti. Tanto che in alcuni comuni la gestione di questa anagrafe della popolazione residente all’estero sta diventando un lavoro sempre più pesante.

Alcuni dati. A Samone gli iscritti all’Aire sono ben 342 a fronte di una popolazione residente, a fine novembre, di 556 persone: il 61,51% dei dati gestiti da quell’ufficio anagrafe riguardano persone che vivono all’estero. Secondo la legge istitutiva dell’Aire, la 470 del 27 ottobre 1998, l’iscrizione è un obbligo per i cittadini italiani che spostano la propria residenza all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi, per quelli nati all’estero e da sempre residenti al di fuori del territorio italiano o se si acquisisce la cittadinanza italiana all’estero. Un dato, quello di Samone, frutto di una forte emigrazione che, nei secoli scorsi, ha visto tanti antenati andare a lavorare soprattutto in Sudamerica. Numeri importanti visto che in questi ultimi anni le richieste di iscrizioni sono fatte dai discendenti di quarta o quinta generazione. Molti di loro non hanno mai messo piede nei luoghi natii dei loro avi. Tanto che, come nel caso di Roncegno, in questo quarto di secolo il numero degli iscritti all’Aire è più che raddoppiato. Si è passati, infatti, dai 464 del 31 dicembre del 1990 agli attuali 1011, pari al 34,86% dei residenti in paese (circa 2.900). Samone e Roncegno sono solo la punta dell’iceberg di una situazione che in molti uffici anagrafe della Valsugana (così come in tutto il Trentino) ha aumentato, e non di poco, la mole di lavoro. Soprattutto in occasione delle tornate elettorali.

A tutti gli iscritti, infatti, viene spedita la cartella elettorale. È successo così anche a Levico nel maggio scorso con l’ufficio elettorale che ha inviato a 1562 cittadini all’estero altrettante cartelle di voto. E nessuno di loro è rientrato per votare facendo così crollare il dato di affluenza alle urne di oltre il 16%. È successo così anche a Roncegno nel 2010 (-10%). Molti degli iscritti nella cittadina termale risiedono in Brasile (291), in Argentina (182). Tanti anche in Svizzera (155), frutto di una forte emigrazione avvenuta negli anni ‘60, in Germania (93) e nella Bosnia Erzegovina (92). Il lavoro non manca anche all’anagrafe di Grigno dove gli iscritti all’Aire sono 524: sono  il 23,36% dei residenti che, a fine 2014, erano 2.243. Ben 1138 sono femmine, 1105 maschi con 132 stranieri di cui 68 di sesso femminile. Per quanto riguarda Borgo Valsugana, a fronte di una popolazione di quasi 7 mila unità, la gestione dell’Aire nel comune capoluogo della Valsugana Orientale vede quasi un migliaio di iscritti. Va decisamente meglio, infine, a Scurelle, una comunità con quasi 1.500 abitanti. All’ufficio anagrafe risultano iscritti «solo» 98 cittadini italiani residenti all’estero. Ma il lavoro, anche in questi  giorni, non manca. Anzi, Levico escluso, in tutti gli altri comuni è già iniziato.

A maggio si vota per il rinnovo delle amministrazioni. E tutti gli iscritti all’Aire devono essere informati avendo anche il diritto al voto. Così come alle politiche ed alle elezioni provinciali.

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