Avio / Il caso

Mascherine buttate nel water, la fognatura pubblica finisce ko

Ad Avio il Comune l'altro giorno è dovuto correre ai ripari per un'otturazione causata da qualche residente che usa gettare le protezioni individuali chirurgiche nel gabinetto

AVIO. Le mascherine non smaltite sono un problema concreto che provoca danni per tutti, se qualcuno le disperde nell'ambiente. Figuriamoci poi se i dispositivi di protezione individuale vengono scaricati nel water, con le ovvie conseguenze per gli impianti delle acque nere. Sembra incredibile, eppure succede.

Ad Avio il Comune l'altro giorno è dovuto correre ai ripari per un'otturazione causata da qualche residente che usa gettare le mascherine chirurgiche nel gabinetto. «Questa mattina (domenica, ndr) la ditta di spurghi ha lavorato un paio di ore per ripristinare la condotta fognaria principale in Viale Degasperi ostruita da mascherine», ha spiegato l'amministrazione comunale dopo aver scoperto l'origine dell'intasamento della rete pubblica.

«Si ricorda che le mascherine vanno smaltite nel contenitore del secco non riciclabile. Non vanno buttate nel Wc!». Lezione che vale, come sanno tutti, anche per i cotton fioc, salviette, dischetti di cotone, mozziconi eccetera. Nondimeno finiscono nel gorgo domestico, il luogo in cui letteralmente si getta la maschera. L'avviso emanato dal Comune di Avio ricorda che leggerezze di questo tipo ricadono su tutta la comunità, anche in termini sostanziali, visto l'intervento che si è dovuto svolgere per riportare al corretto funzionamento la condotta intasata.

«Questi costi vanno poi ad incidere sulle tariffe della fognatura che paghiamo tutti» ha commentato l'amministrazione comunale nel suo appello ai residenti, concludendo. «Confidiamo in una maggiore sensibilità e collaborazione da parte di tutti».

In termini generali, già due anni fa a livello globale si era iniziato a parlare di una "bomba ecologica" scatenata dall'inquinamento da mascherine, dati i miliardi di dispositivi usa e getta utilizzati solo in Italia durante l'emergenza. Secondo gli studi le mascherine chirurgiche rilasciano metalli pesanti e microfibre plastiche che diventano altamente problematiche in particolare se messe a contatto con l'acqua e abbandonate in ambienti liquidi.

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