Il Rifugio Altissimo si tinge di rosa Eleonora, 25 anni, è figlia d'arte Gli Orlandi e i rifugi: cosa di famiglia

di Denise Rocca

La Sat di Mori ha scelto chi si occuperà del Rifugio Altissimo: si tratta della giovane Eleonora Orlandi, venticinquenne giudicariese di San Lorenzo in Banale. Dalla bellezza selvaggia della Val Ambiez alla dolcezza malinconica dello sguardo sul lago di Garda che concede l'Altissimo, la giovane Eleonora conosce bene entrambi.

Infatti, anche se ha vissuto la sua giovinezza in Giudicarie, sull'Altissimo Eleonora Orlandi praticamente ci è nata: mamma Nora Rigotti gestiva il rifugio sul Baldo alla sua nascita e la piccola Eleonora ci ha passato tutte le estati fino agli 8 anni, quando all'arrivo in famiglia di un'altra figlia, Nora ha deciso di lasciare il rifugio.

Era il 2000 e la famiglia Orlandi lasciava l'Altissimo senza immaginare che ci sarebbe tornata diciassette anni dopo. È un gioco di rimandi e ricorrenze: l'altro ieri, quando le hanno comunicato che era lei la vincitrice della selezione, Eleonora festeggiava i suoi 25 anni: «Un gran bel regalo di compleanno - ha commentato - e un'emozione grande ritornare all'Altissimo da gestrice, ce l'ho nel cuore e quando ho saputo che il posto di gestore si liberava ho subito deciso di provarci».

Eleonora è giovane, ma dietro di sé ha un percorso scolastico e di esperienza pieno di montagna e outdoor: ha frequentato il Liceo della Montagna di Tione, fiore all'occhiello dell'Istituto Lorenzo Guetti che porta alla specializzazione in turismo della montagna affiancando alle materie tipiche di un liceo scientifico una parte specifica e sul campo di attività sportive e divulgative specializzate per le professioni di montagna.

Così, sedicenne, durante la pausa scolastica ha passato un'estate al rifugio Pedrotti, a farsi un po' le ossa, e alla fine del liceo ha proseguito diventando maestra di snowboard, bagnina, accompagnatrice del territorio oltre che istruttrice di Nordic Walking, svolgendo stagionalmente queste attività lavorative. È figlia d'arte: suo padre è l'alpinista e guida alpina Elio Orlandi, la mamma Nora Rigotti oltre all'Altissimo ha gestito anche il rifugio «Cacciatore» e l'«Alpen Rose».

Così la gestione del rifugio sul Baldo sarà una cosa di famiglia: «Sicuramente ce ne occuperemo in maniera molto familiare, un punto molto importante e penso sia anche stato uno dei punti di forza della mia proposta - spiega Eleonora - mamma sarà la mia guida con la sua esperienza e mi sarà di grande aiuto nella gestione del rifugio».

La montagna è il terreno di gioco e di vita per Eleonora Orlandi: «Ho sempre seguito papà, fino a dove potevo naturalmente anche perché certe mete erano fuori dalla mia portata, ma avevo pochi mesi che mi metteva nello zaino e andavamo a passeggiare e a sciare. I miei primi sentieri di montagna sono legati a Dengolo, in Val Ambiez, dove abbiamo una casetta alla quale sono molto legata, e all'Altissimo dove ho passato una bellissima infanzia e porto con me un sacco di ricordi».

In Sat non si nasconde la soddisfazione per la scelta: «Eleonora Orlandi ha dimostrato di avere le carte in regola e le competenze idonee - spiega il presidente della Sat di Mori Mattia Bertolini - quindi la commissione e la sezione hanno deciso di darle fiducia. Siamo contenti, c'erano anche altri candidati validi ma quella di Eleonora si è dimostrata la scelta migliore. Siamo convinti che nei prossimi anni ci sarà una fruttuosa collaborazione con la sezione».

La Sat percepirà un affitto di 28mila euro annui, 3mila euro in rialzo rispetto alla base d'asta: «Le buste con le offerte - specifica Bertolini - sono state aperte solo dopo aver stilato una classifica di merito dei candidati, e il caso ha voluto che ci fosse una conferma della scelta verso la quale eravamo indirizzati».

L'inizio ufficiale della gestione Orlandi è previsto per il primo maggio e la giovane pensa ad un paniere di attività diverse da offrire: culturali, di trasmissione della cultura locale, musica e con i bambini e le scuole. «Anche di solidarietà - spiega - due anni fa ho fatto un'esperienza in Nepal di volontariato ed è un mondo che vorrei rimanesse nella mia vita anche lavorativa».

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