Alpe cimbra da record, turisti catturati sui social

Apt e albergatori salvati dal piano «B»

di Luisa Pizzini

Lo scorso mese di dicembre l’Alpe cimbra di Folgaria Lavarone Lusérn ha fatto registrare il 10% in più di presenze turistiche rispetto allo stesso periodo del 2014. Partiamo da questo dato, incredibile quanto inconfutabile, per raccontare la storia di una località turistica che ha saputo trasformare in punti di forza le debolezze di una stagione invernale alquanto anomala.

Folgaria ed il suo altopiano sembrano aver imboccato la strada giusta per il rilancio del turismo. Lo testimoniano i dati, appunto, ma anche la soddisfazione degli albergatori che sono riusciti a riempire le loro strutture (a dicembre con turisti prevalentemente italiani) quasi al completo nonostante di neve se ne sia vista poca. E se è vero che ai fiocchi che non arrivano dal cielo si può sostituire la neve artificiale per rendere praticabili le piste da sci, è anche vero che questo non può bastare ai turisti per giustificare i soldi investiti in una vacanza invernale. Servono molte altre ragioni per scegliere la destinazione ideale: dalle attività a contatto con la natura alle esperienze che non trovi altrove, dallo sport alle occasioni di relax, dall’animazione per i bambini alle attenzioni per i più grandi.

«Ogni martedì sera ci incamminiamo nel bosco con fiaccole e laterne assieme ad un’ottantina di ospiti delle strutture, un’altra serata invece la dedichiamo alla baby dance all’aperto con degustazione di grappe per i genitori. E poi c’è la possibilità di provare le slitte trainate dagli husky nel paesaggio nordico che offre passo Coe, scendere con le biciclette speciali dalle piste da sci». Ecco come Folgaria ha saputo accontentare i turisti nonostante la mancanza di neve: a raccontare delle tante iniziative messe in campo dagli operatori dell’altopiano incalzati dall’Apt dell’Alpe cimbra, è Veronica Pergher, rappresentante degli albergatori. «Durante questo inverno particolare ha lavorato bene con i turisti chi ha investito nel wellness, perché la gente che viene dalle grandi città (Milano, Modena, Mantova, Padova e Venezia le provenienze principali) ha voglia di rilassarsi - spiega Veronica - ma sono state anche le iniziative collaterali allo sci che abbiamo messo in campo a risultare vincenti».


Il primo passo è stato identificare il target dell’altopiano, che è quello delle famiglie. Per fare in modo poi che programmassero una vacanza sull’Alpe cimbra c’è stato bisogno, particolarmente quest’anno, di garantire un valore aggiunto ed è quello che la direttrice dell’Apt, Daniela Vecchiato, ha battezzato il «piano B». L’alternativa, la soluzione che ha salvato la stagione: «Il grande lavoro che è stato fatto con l’innevamento artificiale delle piste ha garantito chilometri e qualità. Ne sono la prova la Coppa Europa e gli allenamenti della squadra austrica che non ha trovato da nessun altra parte condizioni come le nostre». Ma visto che la gente quest’anno non era invogliata a sciare otto ore al giorno, la carta vincente è stata la creazione di nuovi eventi. «Le passeggiate accompagnate, il museo della neve, la cascata illuminata e le attività per la famiglia» racconta la direttrice. «È stata una strategia resa necessaria da una situazione non prevista, ma capita in tempi utili». E per farlo capire ai turisti fondamentali sono stati i social network. «Essere molto precisi nella comunicazione ha fatto breccia», conferma Vecchiato.

Inutile dire che pur essendo una soluzione elaborata in corsa, nulla è stato improvvisato. Nel senso che di lavoro dietro le quinte ne è stato fatto in particolare negli ultimi due anni. «Abbiamo un’Apt che sta lavorando in maniera diversa - spiega Veronica Pergher - noi operatori veniamo costantemente sollecitati e monitorati. L’uso delle nuove tecnologie e di strumenti di comunicazioni mirati come i social network è legato al fatto che molti alberghi sono stati ristrutturati di recente e si sono dotati di nuovi siti internet e applicazioni. Il resto lo ha fatto l’Apt con una serie di incontri di formazione che hanno fatto capire anche ai più restii l’importanza di mettersi in gioco».

I SEGRETI DEL WEB

Sono ottantamila i «fan» raggiunti tramite Facebook dall’Apt e dagli impiantisti dell’ambito. È un popolo di potenziali turisti che fa gola anche alle strutture meno moderne. Per questo sono tanti gli albergatori che si sono affidati ad una figura diventata indispensabile anche nel turismo, l’agenzia web.

Sandra Di Carlo è la titolare della Web marketing Trento con sede a Folgaria, consulente dell’Apt e di diversi albergatori della zona. «Il punto di forza è partire dagli obiettivi e pianificare - premette -. Si parte dal sito, che va integrato con i booking (sistemi di prenotazione on line imprescindibili) e da un buon piano editoriale che preveda azioni volte a farsi conoscere. Con un “piano B”, in caso di difficoltà». Ecco la strategia vincente anche in inverno senza neve. «Una forza grande dell’Alpe cimbra è la sinergia di gruppo: lavorare insieme, rivolgersi tutti al target familiare». I social? «Sui social si ottengono molti risultati con costi accessibili, ma non vanno delegati, serve autenticità e va cercata la persona più adatta nella struttura».

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