Gregge finito nel dirupo terrorizzato da due lupi

Quando se ne sono accorti, i contadini di malga Pasubio hanno dato l’allarme ma ormai era diventato solo un problema sanitario: non c’era verso di salvare le 45 pecorelle precipitate improvvisamente in un canalone nei dintorni del rifugio Papa, al confine tra i comuni di Trambileno, Vallarsa e Posina. E cadute nel burrone non hanno avuto alcuna possibilità di scampo visto che, purtroppo, si sono sfracellate sulle rocce.

I drammatici fatti risalgono al 19 luglio scorso ma il servizio foreste e fauna della Provincia, dopo gli opportuni accertamenti, ha confermato solo adesso che a spingere gli ovini a tuffarsi nel vuoto è stato il lupo.

Fin dal rinvenimento delle carcasse, in verità, i dubbi che fosse stato il panico da predatore a provocare la strage di ovini erano pochi. Ma non essendoci prove, nemmeno segnalazioni di avvistamenti dell’animale da parte di qualcuno, si è ipotizzato un improvviso temporale che, come spesso accade, terrorizza le percore. Gli addetti del servizio hanno comunque indagato per capire l’origine del gesto mortale del gregge. Pensare ad altre cause rispetto alla paura di essere sbranate, però, è sembrato subito improbabile. Che un gregge finisca nel mirino del lupo, d’altro canto, non è così raro. E le pecore, quel giorno, temendo l’assalto e la fauci del loro pericolo pubblico numero uno sarebbero fuggite all’impazzata precipitando nel dirupo. Una dinamica per altro già vista: è accaduto così solo poche settimane fa a tre mucche in Lessinia.

Il pastore del Pasubio, comunque, appena se n’è accorto ha dato l’allarme e i vigili del fuoco, con l’elicottero, hanno lavorato un giorno intero per recuperare le carcasse, metterle in sacchi grandi e poi trasportarle all’inceneritore.

La Provincia, adesso, ha confermato che il fuggi fuggi generale sfociato nella morte di 45 pecore è stato provocato proprio da due lupi.

«Il rapido ritorno del lupo - si legge in una nota del servizio foreste e fauna di piazza Dante - implica un crescente impegno da parte di tutti, amministrazioni, allevatori e hobbisti, nella custodia degli animali al pascolo più esposti alle predazioni, in particolare nelle ore notturne. Si ricorda che è possibile richiedere all’Amministrazione provinciale opere di prevenzione come recinzioni elettrificate in comodato d’uso gratuito o, in alternativa, il finanziamento per l’acquisto diretto dei materiali necessari alla costruzione delle recinzioni stesse, o di cani da guardianìa appartenenti a razze idonee».

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