Trento / Il caso

Il giallo della Bolghera: cosa sappiamo sulla morte di Maria Antonietta Panico

La 42enne è stata trovata in casa, in via Vicenza, dall’ex marito, avvisato dalla figlia sedicenne che la mamma non rispondeva al telefono da due giorni. Rinvenuta a letto, nessun segno di violenza: già oggi, giovedì, l’autopsia per stabilire le cause. La donna era conosciuta in città, alle provinciali del 2018 e alle comunali del 2020 fu candidata per il centrodestra

RITRATTO Chi era Anna Maria Panico, trovata senza vita
VICINI Dolore nel palazzo: «Da qualche tempo sembrava sofferente»
IL FATTO Morta in casa: nessuna ferita sul corpo, servirà l'autopsia
FOTO Il luogo dove è avvenuta la tragedia 
VIDEO La Scientifica setaccia l'appartamento

TRENTO. Sarà già oggi l'autopsia a chiarire la causa della morte di Maria Antonietta Panico, 42 anni, trovata dall'ex marito nel suo letto macchiato di sangue. La donna era separata e aveva una figlia di 16 anni che vive con il padre. La ragazza è ora sotto shock ed è stata sentita dai carabinieri e dagli inquirenti.

Maria Antonietta Panico viveva in un appartamento alla Bolghera, in via Vicenza, zona ospedale Santa Chiara, a Trento, ed era conosciuta in città. Nel 2018 era stata infatti candidata alle elezioni provinciali nella lista del futuro presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e si era presentata, sempre con il centrodestra, anche alle elezioni comunali di Trento nel 2020, candidandosi, anche in questo caso senza essere eletta, con Andrea Merler.

L'allarme è stato dato ieri mattina - mercoledì 17 gennaio - verso le 11 dall'ex, avvisato dalla figlia preoccupata perché non aveva notizie della madre da un paio di giorni. E' stata lei a dare le chiavi al padre che poi ha fatto la terribile scoperta.

Sul posto, oltre al personale sanitario, sono arrivati la pm incaricata dell'indagine, Patrizia Foiero, ed i carabinieri. Tra le ipotesi degli inquirenti c'è anche la morte violenta.

Secondo quanto riferito dal medico legale sul corpo della donna non ci sono però apparenti ferite da taglio e neanche tracce di soffocamento. Elementi decisivi arriveranno solo dall'esame autoptico che con molta probabilità sarà eseguito oggi e sarà affidato al medico dottor Dario Raniera: solo al termine dell'esame si potrà sapere se si è tratta di omicidio o di morte dovuta ad un malore.

"Dobbiamo aspettare gli approfondimenti scientifici prima di fare qualsiasi valutazione di tipo giuridico e investigativo", precisa il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi. Inoltre nella stanza da letto non sono state trovate tracce utili a poter chiarire con certezza la causa del decesso. La procura, intanto, sta esaminando i tabulati telefonici per verificare se ci sono messaggi o telefonate di interesse investigativo.

La pm Foiera ha ascoltato ieri diverse persone informate sui fatti ed i parenti.

Nel passato della donna anche una relazione tormentata, risalente ad un paio di anni fa, con un altro uomo che poi aveva avuto il divieto di avvicinamento.

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