Violenza / Le indagini

Dopo la maxirissa le prime denunce, identificati sette dei 25 giovani coinvolti

Le forze dell'ordine sono sulle tracce degli altri. Pare accertato che siano tutti richiedenti asilo, ospiti della residenza Fersina. “Trasferiremo una ventina di soggetti pericolosi”, assicura il governatore Fugatti

IL PREFETTO "Li identificheremo tutti"

TRENTO. Dopo la maxirissa di venerdì sera a Trento, fioccano le denunce. Sette dei venticinque tra marocchini e tunisini coinvolti sono stati identificati, due sono minorenni. Le forze dell'ordine sono sulle tracce degli altri. Pare accertato che siano tutti richiedenti asilo, ospiti della residenza Fersina. Per loro, al di là dei provvedimenti giudiziari, il destino è quello di lasciare Trento. «I violenti devono andarsene», dice il sindaco Ianeselli. «Trasferiremo una ventina di soggetti pericolosi», assicura il governatore Fugatti.

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Il sindaco di Trento è sconcertato per quanto avvenuto ieri sera, 29 dicembre, in città: "Serve repressione e bisogna controllare di più la zona di Santa Maria. Non possiamo più permetterci di avere a che fare con certe persone e Trento non può sopportare un'altra sera come quella di ieri. Gente con i coltelli per le strade piene di cittadini e turistici, ora basta. Le forze dell'ordine devono aiutarci"

Momenti di tensione così Trento lì viveva dall'estate del 2012, quando gruppi di nordafricani si erano affrontati a più riprese, in pieno giorno, in piazza Dante. Allora tutto era stato legato al controllo dello spaccio sulla piazza trentina. 

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