Amministrazione / Politica

Franco Ianeselli, l'intervista di fine anno: «Bypass ferroviario, avanti. L’inquinamento? E’ solo superficiale»

La stoccata a Fugatti: «Chi governa non vuole un'accoglienza diffusa perché così poi i problemi si concentrano in città, aumenta la delinquenza e la colpa è del sindaco. È un cerchio perfetto»

PARERE Dopo il sequestro, il parere di Bortolotti: «Costruirci in altezza» 
DISAGI A chi vive vicino al cantiere la Provincia offre 5mila euro 

CANTIERE La città si prepara a ospitare centinaia di lavoratori
MATTARELLO Avanti sul fronte sud: spuntano i mega-silos

di Franco Gottardi

TRENTO. Una città ai vertici delle classifiche del benessere, con un volontariato sviluppato e generoso, ha ogni notte decine di persone che dormono al freddo sotto i ponti. Parte da qui la chiacchierata di fine anno con il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

Sindaco, forse Fugatti non ha tutti i torti quando dice che la casa e i salari sono le prime cose su cui lavorare?

Beh, detta così sa tanto di dichiarazione di principi di inizio mandato. Se vogliamo andare sul concreto vi dico che alla vigilia di Natale sono passato alla Comunità di Sant'Egidio, il 25 al Punto d'Incontro e ho trovato conferme sulla necessità di un sistema di protezione civile che stabilisce che se fa freddo più di un certo livello si attiva aprendo strutture dedicate. In questa terra la Protezione civile ha organizzato concerti, fatto tante cose, credo che possa anche attivarsi per evitare che le persone muoiano di freddo. Io non so se la Diocesi riuscirà ad aprire ai Cappuccini, ci sono alcuni posti alle ex Orsoline, ma anche nella Trento capitale del volontariato avere una struttura in più sarebbe importante.

Con l'arrivo dei migranti dalla via dei Balcani i numeri sono aumentati.

È vero: il 90% dei richiedenti protezione poi si vede la domanda respinta. Ma qui c'è tutto un sistema che andrebbe rivisto. Si dovrebbero dare dei permessi di lavoro nell'attesa, e poi chi comunque sgarra se ne torna al proprio Paese. Sarebbe anche un modo per affrontare il problema della denatalità e dalla mancanza di forza lavoro. Perché se aspettiamo una politica di incentivi per fare più figli i benefici, ammesso che arrivino, si vedranno solo tra 25 anni. Insomma, giusto colpire e respingere chi delinque ma sarebbe interessante anche creare un sistema di ingressi regolari in questo Paese.

Poi sul territorio sarebbe certamente meglio non ammassare tutte le persone in città ed evitare che vadano a vivere sotto i ponti. Chi governa non vuole un'accoglienza diffusa perché così poi i problemi si concentrano in città, aumenta la delinquenza e la colpa è del sindaco. È un cerchio perfetto.

Anche chi guadagna uno stipendio normale fa fatica a trovare casa, a pagare certe cifre.

Certamente il costo dell'abitazione sulla città è il problema. Ce lo dicono ad esempio i ricercatori di Fbk che arrivano da altre città: tutto bello, ma la casa... Allora è importante tornare ad alimentare il fondo per l'housing sociale, impegnarsi per una politica della casa attiva come su viale dei Tigli e alla Nave di via San Pio X. Lo so che ci possono essere contraddizioni su questo. Le case sfitte, su cui abbiamo aumentato l'Imis mettendo poi lo 0,35 invece per chi affitta a canone agevolato; sono tentativi per provare a stimolare.

L'altra contraddizione è che siamo in un piano regolatore a consumo di suolo zero, che va confermato. Ma io dico: dove si può ed è prevista la possibilità di edificare si vada in altezza, compreso sull'area Sequenza Podini per capirsi (dove si ipotizza di realizzare tre edifici tra i 40 e i 60 metri). Ma di questo mi piacerebbe fare un vero confronto con la Provincia.

Poi c'è la questione alloggi sociali. Con Itea avete una discussione aperta.

Come noto con Itea abbiamo una convenzione molto stiracchiata. Vorremmo poter entrare come Consorzio dei Comuni nella governance della società per poter dire la nostra. In questo caso risulta anche facile criticare, invece mi piacerebbe almeno essere corresponsabile.

Sindaco sul progetto più importante di questi anni, la circonvallazione ferroviaria, regna l'incertezza. I soldi del Pnrr non ci sono più. Cosa prevede possa succedere ora?

Il finanziamento lo do per garantito e non pongo neanche la questione. Dico solo che se non ci sarà più l'assillo dei tempi forse si potranno fare le cose meglio, ma certo dopo il Not la città non può permettersi un altro fallimento o un cantiere che si trascina per anni. Io penso perciò a una partenza rapida dei lavori e dello scavo da Sud. A Nord le analisi sullo Scalo Filzi sono relativamente rassicuranti, con un inquinamento solo superficiale. Mi pare che nel 2024 la questione sarà gestire bene il rapporto tra i lavoratori e la città, perché in un cantiere urbano bisognerà far sì che questi lavoratori nel tempo libero vivano bene il rapporto con la comunità cittadina. Poi nel 2024 bisognerà approfondire la questione interramento dei binari nel tratto cittadino.

Obiettivo arrivare a un protocollo d'intesa con Rfi e Provincia?

Certo. Il mio primo impegno è che si proceda col bypass nei tempi stabiliti e fare un passo avanti deciso con l'interramento.Il progetto bypass è stato sicuramente frenato dalla magistratura che vuole vederci chiaro con l'inquinamento.

E paradossalmente il sequestro di ex Sloi ed ex Carbochimica potrebbe invece accelerare una soluzione di quel problema? Portare verso un esproprio per pubblica utilità?

Sì, penso di sì. E sono convinto che se non ci fosse stato il bypass di quel problema non si sarebbe parlato. Adesso il tema è tornato di attualità e quando avremmo chiare le funzioni pubbliche si potrà procedere.Col modello olandese proposto da Italia Nostra? Ente pubblico regista dell'operazione complessiva?Certamente. Già sarà un bel dibattito il tema dell'altezza nell'area Sequenza. Poi lì vedremo, ma non sono in grado ora di dire se si faranno piani attuativi piuttosto che una revisione del Prg. Lo strumento lo stiamo valutando.

Anno 2024 impegnativo per cantieri e progetti. Ci sarà anche l'inceneritore?

Secondo me rinviare la decisione sulla collocazione a dopo le elezioni provinciali è stato un errore perché poteva essere una buona occasione di dibattito. Ora si tornerà a discuterne, il Comune di Trento si è già espresso dicendo che bisogna andare verso la scelta tecnicamente migliore. Se risulterà Trento siamo disponibili, certo tutti dovrebbero avere questo approccio perché l'importante è costruire un modello che funziona, che alimenta un'economia circolare con l'utilizzo di energia e calore prodotti dalla combustione dei rifiuti, come è stato fatto a Bolzano.

Anno del volontariato. Solo vetrina o porterà dell'altro?

Sarà certamente una bella vetrina, se non per altro per l'arrivo di Mattarella. Ma certo non deve essere solo retorica. C'è un nesso tra volontariato e grandi questioni del nostro tempo. A me pare bello e vero che chi fa volontariato diventa una persona più felice e anche solo radicare e sviluppare un po' questa felicità nella comunità è positivo.

Com'è il rapporto col governatore Fugatti e con la Provincia?

Credo che un'Autonomia vera viva anche della diversità della città. Non c'è dualismo con le valli. E credo che anche di fronte a qualche forzatura il Comune non si sia mai tirato indietro nel dialogo. In questi mesi è stato fatto un buon lavoro sull'urbanistica, sul rapporto tra città e fiume e la collocazione delle strutture sportive. Su Dolomiti Energia si è arrivati a una convergenza su strategie, piano industriale e governance. Poi in generale concordo sulla necessità di caratterizzarci assieme a Bolzano e Innsbruck per fare dell'Euregio il territorio della sostenibilità in Europa.

E i cittadini? Cosa Le chiede la gente per strada?

Di avere una città più pulita e più ordinata. Coi monopattini però mi pare vada meglio, sono di meno e c'è meno disordine. Poi la questione ciclabili, che a molti non vanno giù. Ma non è che vogliamo costringere tutti ad andare in bici, per la vivibilità bisogna però sviluppare la mobilità sostenibile.

 

 

comments powered by Disqus