Circolo tennis Martignano, un bando da 1,5 milioni

di Nicole Vuillermin

È stata approvata martedì in Consiglio comunale a Trento la delibera che riguarda il nuovo bando di gara per la concessione della gestione dell'impianto sportivo in località Pradiscola, a Martignano. Si tratta della prima gara per impianti sportivi sul territorio comunale strutturata sulla base della nuova normativa comunitaria nazionale entrata in vigore dal 2016 e recepita da relativa legge provinciale. «Normativa in linea con i criteri sanciti dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione che includono la gestione degli impianti sportivi nella specifica disciplina per le concessioni di servizi e che individua due differenti procedure di affidamento sulla base della distinzione tra impianti a rilevanza economica, in cui rientra quello di Martignano, e quelli che ne sono privi», ha spiegato l'assessore allo sport Tiziano Uez introducendo l'argomento.  

Il centro sportivo, dotato di tre campi da tennis di cui uno per il calcetto, è affidato in gestione all'associazione dilettantistica Circolo Tennis Calisio dal 2002, con scadenza stabilita per agosto 2017. «L'associazione ha ottenuto una proroga di un anno per motivi tecnici e per le norme vigenti ora non è più possibile prorogare come da sua richiesta», ha precisato l'assessore.  

Dopo quindi sedici anni di gestione da parte del circolo Calisio, la concessione dell'impianto viene rimessa in campo con un bando di gara pilota. I nuovi termini stabiliscono un contratto di sette anni più uno di proroga a partire da settembre 2018, per valore totale della concessione stimato in circa un 1 milione e 526 mila euro. Il contenuto della delibera, precedentemente sottoposto all'attenzione di Commissione Sport e Commissione Vigilanza e Trasparenza, porta con sé, secondo quanto emerso dalle file dei gruppi di minoranza, il paventato rischio di ledere gli interessi maturati dall'associazione sportiva, «che consegna al Comune una struttura efficientissima e gestita in modo ottimale con risultati sociali rilevanti e che oltre ai lavori finanziati da Provincia e Comune ha effettuato altri lavori senza contributi pubblici che non sono stati considerati», ha sottolineato il consigliere Vittorio Bridi (Lega Nord). Struttura che, «visti i bilanci depositati non ha evidenziato ampi ricavi, quindi è difficile comprendere appetibilità e rilevanza dal punto di vista economico», ha commentato tra gli altri il consigliere pentastellato Marco Santini.

Una questione che per Andrea Merler (Civica Trentina) «è molto delicata, perché da una parte contempla il rispetto delle leggi, dall'altra il rischio di generare una valanga di ricorsi da parte di quelle realtà che possono sentirsi lese da questo bando, non nel caso di mancata aggiudicazione ma perché nella sua scrittura il documento lede interessi legittimi e diritti maturati negli anni dai gestori. Per questo motivo da qui in avanti si dovrebbe valutare con molta attenzione le specificità di ogni società coinvolta e capire come scrivere questi bandi qualora non fossero possibili delle proroghe, se si vuole valorizzare il percorso fatto, gli investimenti e il valore sociale che tramite il volontariato queste realtà sportive hanno effettuato sul territorio».

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