Addio alla Disertori Storica libreria trentina

di Lorenzo Basso

A poco più di un anno dalla riapertura nei nuovi locali di via Suffragio, ha chiuso i battenti nei giorni scorsi la libreria Disertori, uno degli esercizi storici della città di Trento.

I titolari Francesca Gobbi e Mirko Bortolon, che avevano rilevato l’attività nel 2002 in via Diaz e si erano poi spostati a fine 2015, hanno infatti svuotato completamente il punto vendita.

Oggi, chi percorre la strada del centro storico, pochi passi prima di giungere in via San Marco, non trova più la vetrina gremita di volumi, in larga parte dedicati alla montagna ed alle bellezze paesaggistiche del Trentino, che era impossibile non notare fino a poco tempo fa. Sulla porta d’ingresso del locale, completamente deserto, non vi è neppure un cartello ad avvisare i clienti più affezionati.

La libreria venne aperta oltre sessant’anni fa da Marcello Disertori, per poi passare nelle mani di Arturo Marzatico e Riccardo Bacchi, che ne affidarono la gestione, negli anni Settanta, ad Ulisse Marzatico. Egli, conosciuto e stimato da molti trentini «doc», condusse il punto vendita con passione e professionalità per più di trent’anni, assicurando a diverse generazioni di persone uno spazio adeguato per coltivare la passione della lettura.

Nel 2002 l’esercizio viene rilevato da Gobbi e Bortolon, che, malgrado la crisi registrata nel mercato dell’editoria ed il progressivo calo del numero di lettori, anche in relazione al diffondersi delle nuove tecnologie, riescono a garantire una certa continuità con la gestione precedente.

Nell’autunno del 2015, il punto vendita di via Diaz chiude e pochi mesi più tardi la libreria Disertori riapre in via Suffragio.
A differenza del passato, la chiusura dei giorni scorsi potrebbe invece essere un addio definitivo.

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