Società / Religione

No alla moschea a Rovereto, già raccolte 500 firme: la questione surriscalda il centrodestra

La raccolta firme rischia di diventare un caso politico all'interno del centrodestra dopo il post su Facebook dell'ex consigliere comunale e candidato di Fratelli d'Italia Giampaolo Ferrari che "punzecchia" l'esponente leghista anche lui candidato per il voto del 26 maggio. «Un falso tema e un falso allarmismo» scrive Ferrari. «Ti aspetto a firmare anche tu la petizione...» è la risposta di Angeli

RELIGIONE La moschea a Rovereto diventa un caso politico
IMAM "Moschea a Trento, facciamola tutti insieme"

ROVERETO. «La risposta dei roveretani c'è stata e siamo convinti che sarà altrettanto massiccia nei prossimi giorni. Noi andiamo avanti con la nostra petizione per dire no alla moschea. Vuol sapere quante firme abbiamo raccolto? Già oltre cinquecento, direi un buon numero...». Villiam Angeli, segretario della Lega, il partito che ha promosso la petizione contro la moschea (o centro culturale islamico) nell'area ex Raffaelli sulla statale a nord della stazione ferroviaria, è soddisfatto della petizione «che continuerà anche nei prossimi giorni nei gazebo che allestiremo in centro».

Ma la raccolta firme rischia di diventare un caso politico all'interno del centrodestra dopo il post su Facebook dell'ex consigliere comunale e candidato di Fratelli d'Italia Giampaolo Ferrari che "punzecchia" l'esponente leghista anche lui candidato per il voto del 26 maggio. «Un falso tema e un falso allarmismo» scrive Ferrari, «Ti aspetto a firmare anche tu la petizione...» è la risposta di Angeli.

«Non facciamo nessun allarmismo e tantomeno siamo contrari a impedire a chiunque di professare la propria religione. Ci mancherebbe altro: e lo ribadisco per evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni. Piena libertà di culto per tutti. Quello che diciamo noi - ribadisce Angeli - è che se chiedono un luogo di preghiera deve trovare una collocazione in un'area adeguata. E quella individuata all'ex Raffaelli non ci sembra la più adatta anche perché se dovesse diventare una moschea sarebbe la più grande del Trentino con tutto quello che ne consegue. Eppoi i musulmani in città hanno già quattro spazi dove trovarsi e pregare... Non dobbiamo dimenticare un altro aspetto importante: non si sa cosa venga predicato al loro interno, se venga praticata la religione islamica oppure trovi spazio al loro interno il fanatismo e il fondamentalismo...».

«Se, come diciamo noi, è giusto che questa fede venga riconosciuta, perché gli islamici non fanno alcun passo a livello giuridico, come hanno fatto altre confessioni religiose, per arrivare a stipulare un'intesa con lo Stato italiano?» si interroga Angeli mentre al gazebo di via Tartarotti si presentano alla spicciolata diverse persone per firmare.

Ma la comunità islamica non è libera di acquistare il proprio spazio per fare un centro culturale? «Chiamiamola moschea, con il suo vero nome prima di tutto. Ma chiediamoci da dove arrivano i soldi e chi li finanzia... Io. in occasione della discussione del Prge, mi ero già espresso in consiglio comunale - conclude il segretario della Lega rispondendo così anche a Ferrari - contro la possibilità di realizzare centri di culto in zona industriale. E ora il Comune potrebbe opporsi al cambio d'uso dell'immobile per una questione di sicurezza. Basta che lo voglia...»

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