Ieri il sì di Matteo Cont e della giapponese Megumi

Direttore tecnico della scuola di calcio del Milan a Nagoya in Giappone lui, responsabile contabile lei, si sono sposati ieri a Mattarello

È un amore che ha unito due mondi lontani, quello tra Matteo Cont e Megumi Matsunaga, che si sono sposati ieri mattina nella chiesa parrocchiale di San Leonardo a Mattarello con rito cattolico-misto. Direttore tecnico della scuola di calcio del Milan a Nagoya in Giappone lui, responsabile contabile lei, si sono conosciuti tre anni fa al compleanno di Megumi in un ristorante italiano della città del Sol Levante. E nello stesso locale, allo stesso tavolo dove si erano incontrati allora, Matteo quest'anno ha chiesto a Megumi di sposarlo. Ottenuto il suo «sì», la coppia ha testimoniato il proprio amore e la propria unione nel tempio di Nagoya il 21 maggio scorso con rito buddista e ieri a Mattarello nel corso di una cerimonia sobria, ristretta a famigliari e parenti, lo hanno ripetuto.

Parecchi i curiosi e gli amici ad attendere gli sposi sulla piazza: elegante e sorridente in un raffinato chimono lei, in scuro lui, marce nuziali di Wagner e di Mendelssohn ad accoglierli ed a salutarli in chiesa con i canti del coro dei Giovani e di Antonella Malacarne a contrappuntare una celebrazione con la quale Matteo - con voce alquanto commossa fattasi via via più distesa - e Megumi hanno espresso le proprie intenzioni e manifestato il proprio consenso davanti al parroco don Duccio Zeni e davanti alla comunità. Affettuose e cariche di fiducia le parole del sacerdote nel commentare il mistero dell'amore e le letture scelte e prese dalla Genesi («Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda»), dalla lettera di San Paolo ai Romani («La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene») e dall'evangelista Matteo (il passo delle beatitudini).

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Erano testimoni per lo sposo l'ex presidente della Circoscrizione Bruno Pintarelli e, per la sposa, la sorella di Matteo, Veronica. Lancio di riso come nella tradizione all'uscita, pranzo in un noto ristorante di Pergine, poi, nel corso della settimana gli sposi ritorneranno ai loro impegni di vita, perché Megumi volerà al lavoro a Nagoya mentre Matteo si fermerà qualche giorno a Milanello con la società calcistica per la quale ha lavorato a Kuwait City e a Mosca prima di approdare nella città nipponica, che gli ha cambiato la vita.

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