Maxi rissa in città: opposizioni all'attacco Il questore assicura tolleranza zero

Tolleranza zero, nessuno sconto, è la linea del questore di Trento Massimo D'Ambrosio, che ieri ha seguito minuto per minuto quanto accaduto in città, gli scontri fra i gruppi di africani, l

Tolleranza zero, nessuno sconto, è la linea del questore di Trento Massimo D'Ambrosio, che ieri ha seguito minuto per minuto quanto accaduto in città, gli scontri fra i gruppi di africani, le indagini dei suoi uomini e delle altre forze dell'ordine. «Un episodio che stiamo seguendo con attenzione e determinazione con la supervisione del commissario del Governo».

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Il questore assicura che i gruppi sono stati individuati e che tutti sono al lavoro per fare in modo che «un fatto marginale non dia poi origine ad episodi più gravi».


LE REAZIONI

«Una comitiva di cinquanta baldanzosi africani, una "tranquilla" piazza e uno smartphone svanito nel nulla: mescolate il tutto con cura e otterrete la migliore nitroglicerina fatta in casa». È il commento del consigliere provinciale Claudio Cia dopo la maxi rissa di ieri sera in piazza Dante e dintorni, a Trento.

«Non faremo sconti a nessuno. Non voglio sentire parlare di emergenza ma sono sicuramente fatti da attenzionare. Chi dovrà essere espulso sarà espulso e chi dovrà essere perseguito sarà individuato. In questo saremo determinati e decisi». Il questore sottolinea che non si tratta di guerre etniche ma di gruppi che si sono scontrati per futili motivi. «In ogni caso, chiunque crei problemi sarà allontanato e non tollereremo nulla».

 

«Molti stranieri - prosegue Cia - divengono il braccio operativo di spacciatori e criminali senza scrupoli, veri e propri sfruttatori della sofferenza altrui, che si deliziano del nostro folle buonismo. La Provincia deve avere il coraggio di mutare il suo operato, rinunciando in primis a programmi di accoglienza caratterizzati da assenza di realismo, programmazione e previsione». Non manca l'attacco al sindaco Alessandro Andreatta: «Elemento di maggiore gravità è l'inettitudine di un sindaco che non è in grado di dare certezze circa la sicurezza pubblica lasciando Trento in balia della paura».

«Una vera e propria guerriglia urbana in pieno centro, di domenica, in mezzo a persone che andavano a bere un caffè o fare una passeggiata con i bambini: vergognoso, non ne possiamo più». Il consigliere comunale di Forza Italia Cristian Zanetti.  «Solo in campagna elettorale - aggiunge - Andreatta ha parlato di sicurezza ma poi non ha mai fatto nulla.

Da mesi sono ferme mie interrogazioni, che restano senza risposta. Il primo cittadino si sta rivelando inadeguato e senza spina dorsale: la città è insicura, questo è un dato di fatto. Sono stati spesi milioni per rendere più elegante questa piazza, che è la casa della delinquenza. Le forze dell'ordine, che anche oggi hanno dimostrato di saper lavorare bene e sodo, hanno le mani legate. Intanto la maggioranza pensa ai propri congressi, a rimpasti, a beghe interne e a spartirsi le poltrone»

Sulla rissa è intervenuta anche la Lega, attraverso il segretario e consigliere provinciale, Maurizio Fugatti. «Le vie centrali della città in mano a bande di malviventi che si sono affrontati a viso aperto tra la paura della gente presente è inaccettabile - dice Fugatti - per una città che non può trasformarsi nel bel mezzo di una domenica in un Bronx tipico di altre realtà. I trentini hanno paura di fronte alla gravità di queste situazioni, e chiedono maggiore sicurezza ad un governo locale e nazionale di centrosinistra che pensa invece solo alla accoglienza dei migranti e alla solidarietà ad ogni costo».

 

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