Nuova stazione intermodale al piazzale ex Sit Il progetto avanza, «scontro» sul nodo parcheggi

di Franco Gottardi

Il progetto Nordus, metropolitana di superficie più stazione di scambio intermodale sul piazzale ex Sit, piace ma non coincide con i piani messi a punto in passato dal Comune su un punto: la dotazione di parcheggi. Tema che a palazzo Thun da sempre è campo minato, oggetto di furiose dispute ideologiche su gomma, ferro e accesso alla città.

Il nodo parcheggi è risultato centrale anche mercoledì nell'aula del consiglio comunale, dove l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi e il dirigente del dipartimento infrastrutture Raffaele De Col sono andati a riferire le novità su Nordus e sul grande svincolo stradale di Campotrentino, i due progetti destinati a sconvolgere gli assetti viari e la mobilità cittadina.

La novità su Nordus, come già riferito dall'Adige qualche settimana fa, è positiva in termini di fattibilità e finanziamenti perché il progetto, compresa la nuova stazione delle autocorriere all'ex Sit, è stato inserito dal ministro Delrio tra quelli «eleggibili» per i contributi europei a fondo perduto previsti per le strutture locali di mobilità alternativa lungo il corridoio Scandinavia-Mediterraneo.

Questi soldi, integrati da un prestito a lungo termine e a tasso agevolato sui «fondi Juncker» e dalle risorse locali rendono attuale il progetto, portato avanti con decisione in accordo con rete Ferroviaria Italiana grazie all'impegno di Ezio Facchin, consigliere delegato di Trentino Trasporti.

Gilmozzi e De Col l'altroieri hanno aggiunto alcuni particolari in più a quanto già si sapeva. I binari della Trento-Malè verranno raddoppiati e allungati nella tratta cittadina fino al Not, in modo da permetterne un uso intensivo con funzioni di metropolitana di superficie. L'attuale stazione della Trento-Malè verrà usata come deposito treni e quella nuova sarà affiancata alla stazione centrale, sul lato ovest dopo essere passati coi binari sotto alla ferrovia. Il sovrappasso tra il ponte di San Lorenzo e piazza Dante verrà abbattuto e, novità, via Prepositura verrà allungata verso nord e aggirerà l'ostello della gioventù, lasciando spazio a un allargamento della ztl su via Torre Vanga.

Ma a provocare lo scontro in consiglio è stata la strutturazione del polo intermodale all'ex Sit, con fermata metro, stazione autocorriere e partenza della funivia per il Bondone. La previsione di un parcheggio pubblico da appena 3-400 posti ha provocato le ostilità delle opposizioni, che si vedono cancellate le battaglie portate avanti per anni per avere una grande struttura a ridosso della città, ma anche di qualche settore della maggioranza.

Andrea Merler, della Civica Trentina, protagonista anche in occasione dell'ultimo bilancio di previsione della lotta, vincente, per inserire la previsione di un parcheggio da 1.300 posti all'ex Sit, ne fa una questione di principio e di rispetto del consiglio comunale, che a più riprese, anche nel Piano della mobilità e nel piano regolatore, prevedeva su quell'area vicina al centro storico migliaia di posti auto. Sulla stessa linea la Lega Nord, con Vittorio Bridi e Bruna Giuliani, ma anche un uomo di maggioranza come il capogruppo del Cantiere, Massimo Ducati.

L'assessore Mauro Gilmozzi considera però incompatibile il progetto con una richiesta del genere, non solo per questioni tecniche ma anche perché andrebbe contro la filosofia stessa di un centro intermodale studiato per tenere lontane le auto dal centro e favorire il trasporto pubblico.

I parcheggi, anche più grandi, possono essere fatti secondo la Provincia in destra Adige e collegati al centro con passerelle e tapis roulant.

Paolo Serra (Pd) ha invitato i colleghi a non essere rigidi e adattarsi ai nuovi scenari. Il dibattito è aperto.

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