Riapre la biblioteca, presa d'assalto

La biblioteca centrale di Trento riapre dopo tre settimane di chiusura estiva e viene «presa di mira» dagli utenti. Nella giornata di ieri sono stati oltre 2.000 i frequentatori della sede di via Roma: studenti e lavoratori, anziani e bambini, genitori e single. Insomma, i trentini hanno accolto a braccia aperte il «ritorno» di libri e film in prestito, nonché la possibilità di fruire delle postazioni destinate agli studenti: il dato «record» registrato alla chiusura parla di 1.600 prestiti (il doppio della media giornaliera) e 2.250 restituzioni. Basti pensare che già prima dell'apertura (fissata alle ore 8.30) un piccola folla di sessanta persone si era radunata davanti al portone d'ingresso

di Fabia Sartori

La biblioteca centrale di Trento riapre dopo tre settimane di chiusura estiva e viene «presa di mira» dagli utenti. Nella giornata di ieri sono stati oltre 2.000 i frequentatori della sede di via Roma: studenti e lavoratori, anziani e bambini, genitori e single. Insomma, i trentini hanno accolto a braccia aperte il «ritorno» di libri e film in prestito, nonché la possibilità di fruire delle postazioni destinate agli studenti: il dato «record» registrato alla chiusura parla di 1.600 prestiti (il doppio della media giornaliera) e 2.250 restituzioni. Basti pensare che già prima dell'apertura (fissata alle ore 8.30) un piccola folla di sessanta persone si era radunata davanti al portone d'ingresso: il mattino ha l'oro in bocca, in particolare per gli studenti che devono preparare la sessione d'esame di settembre. Non a caso la «coda» in attesa per «conquistare» un posto a sedere in una delle sale ai piani superiori era composta per lo più da giovani universitari. Che, per l'intera giornata (fino alle 19.30), hanno letteralmente affollato le postazioni attrezzate con luce da tavolo, pensate appositamente per lo studio. «Abbiamo coordinato le chiusure con la biblioteca universitaria per evitare che gli studenti debbano fare a meno di questo servizio essenziale - afferma la responsabile dell'Ufficio servizio al pubblico e organizzazione tecnica Eusebia Parrotto - In questi giorni, appunto, la biblioteca universitaria è chiusa e siamo noi ad intercettare il flusso degli universitari».
Ma a riversarsi negli spazi di via Roma non sono stati solamente studenti: la sala Manzoni, in corrispondenza del punto di prestito, è stata invasa da una schiera di lettori decisamente trasversale in termine di età e di interessi. «Non ci siamo certo fatti trovare impreparati - spiega Parrotto - Lo staff è stato potenziato ed oggi (ieri per chi legge) al bancone del prestito abbiamo potuto contare su tre bibliotecari e cinque ausiliari». «Per lo più si tratta di restituzioni o prestiti di libri e film - aggiunge - Tengo a sottolineare che non ci raggiungono solamente i residenti: la nostra utenza conta moltissime persone provenienti da comuni limitrofi o lavoratori a Trento, che nelle pause frequentano la biblioteca».
Tra le principali novità prodotte dalla «pausa estiva» è sicuramente da ricordare il completo rinnovo degli spazi e gli arredi dell'emeroteca: «Abbiamo eliminato lo scaffale in legno che spezzava la sala a metà - dichiara Parrotto - Ora i fruitori possono godere di uno spazio uniforme e molto più luminoso per la consultazione di quotidiani, settimanali e mensili». Dall'emeroteca si accede al giardino. La cui pavimentazione è stata completamente rifatta «eliminando - dice - macchie di umidità e muschio con un deciso miglioramento del parco stesso».
Durante la chiusura al pubblico, infine, sono stati effettuati i consueti lavori di riordino annuale delle collezioni librarie, appurando il «buono stato» dei libri presenti e la corrispondenza in termini di presenze ed assenze a quanto operatori ed utenti leggono sulle schermate dei vari computer. Sono state inoltre imbiancate le pareti di alcuni spazi.

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