Gli alpini ai politici «Date il buon esempio»

Penne nere trentine compatte sulla rielezione di Maurizio Pinamonti. Questa mattina gli alpini scelgono i nuovi rappresentanti per il triennio 2014 - 2016. In una Trento piena di penne nere Pinamonti ha puntato il dito contro i politici: «Prima di chiedere sacrifici ai cittadini, bisogna cancellare privilegi e vitalizi insostenibili. L'autonomia non è quella dei privilegi. Difendiamola»I tuoi commentiLa sfilata degli alpini (Fin)

di Giuseppe Fin

FinPenne nere trentine compatte sulla rielezione di Maurizio Pinamonti. Questa mattina gli alpini scelgono i nuovi rappresentanti per il triennio 2014 - 2016 e sarà l'occasione di un bilancio sull'attività portata avanti in questi ultimi anni e per uno sguardo al futuro.
L'Associazione alpini del Trentino conta 24 mila soci. Poco meno di 20 mila sono gli alpini effettivi mentre i restanti sono i cosiddetti «aggregati» amici e simpatizzanti. Negli anni l'associazione  ha conosciuto un vero e proprio radicamento sul territorio con la presenza, ad oggi, di 269 gruppi. La riconferma di Pinamonti è scontata. E proprio Maurizio Pinamonti, in una Trento piena di penne nere, nel suo discorso ha puntato il dito contro i politici: "Prima di chiedere sacrifici ai cittadini, bisogna cancellare privilegi e vitalizi insostenibili. L'autonomia non è quella dei privilegi. Difendiamola". E ha concluso: "Gli alpini sono presidio di legalità". E ha ribadito l'intenzione di portare l'adunata nazionale Ana a Trento nel 2018.

 

Parla Pinamonti

 

 

 
La sfilata
 

 

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