Dorigatti contro Rossi: non si tocchi autonomia

«Le recenti esternazioni del presidente della Regione della Toscana secondo il quale le autonomie speciali rappresentano, nel sistema istituzionale italiano, una distorsione da eliminare destano stupore e perplessità». Ad affermarlo, in una nota, è il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, dopo le dichiarazioni di Enrico Rossi in proposito I tuoi commenti 

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TRENTO - "Le recenti esternazioni del presidente della Regione della Toscana secondo il quale le autonomie speciali rappresentano, nel sistema istituzionale italiano, una distorsione da eliminare destano stupore e perplessità". Ad affermarlo, in una nota, è il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, dopo le dichiarazioni di Enrico Rossi in proposito.

 

"Stupore - afferma - perché pronunciate all'indomani della decisione della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, con la quale oltre a 'non mettere in discussione gli ordinamenti regionali specialì si conferma la loro validità quale modello ispiratore per un ridisegno delle future competenze delle regioni a statuto ordinario. Un documento approvato dai presidenti delle Assemblee legislative regionali (quindi anche dalla Toscana) e che costituisce, per la Commissione parlamentare, un elemento vincolante nel percorso di riforma costituzionale".

 

"A tal riguardo - prosegue Dorigatti - ricordiamo che il documento fa esplicito riferimento alle autonomie speciali di Trento e Bolzano anche per quanto riguarda la futura composizione del Senato delle Regioni e delle Autonomie. Perplessità infine perchè le dichiarazioni di Enrico Rossi, condivise da Roberto Maroni, cadono in un momento politico delicato e sembrano volere alimentare divisioni per rimettere in discussione, con percorsi impropri, ciò che la Conferenza dei parlamenti regionali ha già assunto, con voto, come dato certo".

 

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