#trentoègiovane, il comunicato di Giacomo Bezzi

#trentoègiovane, il comunicato di Giacomo Bezzi

"In un contesto preoccupante di disagio giovanile legato ad una grave situazione di disoccupazione, in particolare quella giovanile, fa specie vedere la nostra città di Trento ridotta la sera ad un "mortorio" di attività economiche e sociali, ad eccezione di quelle legale alla microcriminalità - peraltro affrontata in modo indecente dal Comune di Trento - che mette a rischio l'incolumità dei cittadini in varie aree cittadine come Piazza Dante, la Portela o il Magnete, come si è verificato negli ultimi mesi. Siamo ad evidenziare come la città di Trento, che pur vuole definirsi universitaria e aperta alle persone che vogliono venire a studiare, vivere e lavorare, non si ponga il problema di organizzare e regolamentare una sana vita giovanile serale e notturna, come in tutte le città 'vivè italiane ed europee". A scriverlo in una nota è Giacomo Bezzi, di Forza Italia. "In particolare -aggiunge - non si capisce come mai si sia deciso di far chiudere l'unico punto di ritrovo notturno dei giovani in città, gli altri sono tutti fuori. Forse si vogliono costringere i giovani a partecipare, non liberamente, solo alle attività culturali politicizzate organizzate dagli adulti per controllarne il consenso? Una città senza libertà è una citta senza futuro. Noi di Forza Italia non crediamo che in questo modo la città di Trento ed il Trentino possano diventare migliori in futuro e più liberi. La soluzione proposta dal sindaco di Trento di ghettizzare la movida giovanile in periferia va contro tutte le esperienze delle città europee, dove la vita giovanile è nel centro delle città perchè è solo qui che vi è la possibilità di avere i servizi pubblici, la sicurezza e un più adeguato ed efficace controllo del rispetto delle regole ma soprattutto perchè è dove è logico e giusto che i giovani si radunino. Un centro della città senza giovani è un centro morto".

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