Grisenti ne ha per tutti Attacco a Rossi e Dellai

Silvano Grisenti attacca Ugo Rossi con un articolo comparso sul sito di Progetto Trentino, e poi su Twitter e Facebook. "Lo stesso candidato Presidente Rossi  sabato nella conferenza stampa, annunciando grandi cambiamenti (dov’era in questi ultimi 5 anni?) ribadisce che saranno nel solco della continuità. La crisi è arrivata anche in Trentino, e la mancanza di una strategia chiara oltre che di risorse, ha messo a nudo un sistema di gestione del potere e di un modello politico-sociale che sino ad ora aveva contraddistinto il “sistema trentino”

L'ARTICOLO DI GRISENTI

 

La realtà, quando la trovi di fronte e non l’hai messa nel conto, fatica a farsi strada. Credo succeda ad ognuno di noi, nelle piccole e quotidiane cose o nelle scelte più importanti che ci toccano.


Così anche il  “sistema” Dellai e, di conseguenza la stessa coalizione che  lui ha creato e di cui è stato riferimento per 15 anni, non potrà più trovare neanche un suo richiamo per alcune semplici ragioni che cercherò di spiegare.

   

- Primo, il bilancio provinciale si sta sempre più rimodulando verso il basso, tra un accordo di Milano e uno di Roma, e di conseguenza non ci saranno più le enormi risorse disponibili per delle scelte, a volte controverse, dei singoli assessorati.
   

- Secondo, perchè il candidato Presidente di questa coalizione, Ugo Rossi, risulta poco “riconosciuto” dalla base degli elettori del PD e dell’UPT e quindi non rappresenta più per autorevolezza politica e carismatica quel collante che fu Dellai.
   

- Terzo, la frammentazione di un quadro politico, che risente molto dell’appartenenza a partiti nazionali o comunque direttamente dipendenti da loro, come ormai sono anche UPT e PATT.

 

E’ indubbio che la “vision” industriale di Olivi, quella sanitaria di Rossi e il fallimento di Gilmozzi nella gestione delle Comunità di Valle fino alla riforma della struttura provinciale, hanno messo a nudo lo spessore di una politica che dimostra la volontà di non saper cambiare un  “sistema” di gestione delle scelte strategiche fatto nei 15 anni di presidenza di Dellai.

 

Lo stesso candidato Presidente Rossi anche sabato nella conferenza stampa, annunciando grandi cambiamenti (dov’era in questi ultimi 5 anni?) ribadisce che saranno nel solco della continuità.

La crisi è arrivata anche in Trentino, e la mancanza di una strategia chiara oltre che di risorse, ha messo a nudo un sistema di gestione del potere e di un modello politico-sociale che sino ad ora aveva contraddistinto il “sistema trentino”.
Nel bene o nel male.
Il sistema è subito entrato in difficoltà con i primi venti di crisi evidenziandone tutti i limiti.
Molte categorie economiche si sono sentite più o meno orfane  di quel sistema di potere che era il loro garante.

 

Lo sguardo breve di questa politica si può denotare anche dalle scelte fatte su alcune questioni che avranno ricadute pesanti sui prossimi bilanci, che si parli del “quartiere delle Albere” o del nuovo ospedale (NOT), del “fantastico” museo “Muse” o del discutissimo “Mart”, della fantasiosa “Metroland”, di “Whirlpool” e di altro per cui l’elenco sarebbe troppo lungo.
Il fatto è che ora e nei prossimi anni  queste scelte verranno tutte al pettine.

Oggi non si sente una parola di autocritica da parte della politica e dei responsabili di questa e  - se nel prossimo futuro – non si agirà con scelte responsabili si allargherà ancor più quella distanza con la gente che si sta evidenziando ogni giorno di più e la sconfitta non sarà dell’uno o dell’altro schieramento ma di tutti noi.

 

Si dovrà guardare a questo tempo nuovo con lo sguardo sereno e la consapevolezza dentro ognuno di noi che solo onorando veramente la parola Politica, senza slogan vuoti, promesse mirabolanti, o suonando la grancassa delle promesse del tempo elettorale, si potrà realizzarne il vero significato de “ l’arte di vivere la vita buona nella comunità degli uomini ”.

I tempi sono cambiati ed oggi appartenere al centrosinistra-autonomista non è nè una garanzia di vittoria nè quella di buona politica.

La tutela dell’Autonomia, della gente trentina, della sua storia  e del suo futuro, non possono essere esclusiva di una parte politica.
Noi vogliamo pensare che questa sia responsabilità e dovere di tutti, ognuno con le proprie competenze e i propri valori.
Ecco perché non sentirete mai da noi rivolgere verso altri ciò che il deputato Dellai ha detto di noi che, cioè, non siamo all’altezza di essere una  alternativa vera e affidabile.

 

Spiace, onorevole, ma il tempo dei Principi è finito e anche dei cittadini/sudditi.

 

P.S.“Vincere” (a parte il titolo del bellissimo film di Marco Bellocchio) è uno slogan che ricorda tristi e antiche memorie che vorremmo serenamente consegnare alla Storia.

Una storia troppo triste e drammatica per il nostro Paese e di conseguenza uno slogan infelice!

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