Raccolta di funghi, estate difficile: -60%

«È inutile che cerchi. Non troverai mai niente». Le frasi canzonatorie sono all'ordine del giorno fra i cercatori di funghi. Ma quest'anno non si tratta di una presa in giro. Nel bosco non si trova niente o quasi. Annata difficile per gli appassionati delle passeggiate con cesto, bastone e occhi attenti a ciò che si nasconde tra le foglie e vicino ai tronchi degli alberi. A causa di «condizioni meteo avverse» di funghi se ne sono visti pochi. Gli esperti di micologia non hanno però perso tutte le speranze

di Andrea Tomasi

«È inutile che cerchi. Non troverai mai niente». Le frasi canzonatorie sono all'ordine del giorno fra i cercatori di funghi. Ma quest'anno non si tratta di una presa in giro. Nel bosco non si trova niente o quasi. Annata difficile per gli appassionati delle passeggiate con cesto, bastone e occhi attenti a ciò che si nasconde tra le foglie e vicino ai tronchi degli alberi. A causa di «condizioni meteo avverse» di funghi se ne sono visti pochi. Gli esperti di micologia non hanno però perso tutte le speranze. «Se da qui a fine agosto, continuerà a piovere (e gli amanti del bel tempo e delle escursioni fanno gli scongiuri), i boschi torneranno a popolarsi» spiega Marco Floriani del Gruppo micologico Bresadola, che collabora con il Museo della scienza di Trento (Muse): «Quest'anno stiamo assistendo ad un calo che va oltre il 60% rispetto al 2012 - racconta -. C'è da dire che l'estate scorsa era stata particolarmente generosa. In stagioni buone i funghi si possono trovare da luglio a ottobre inoltrato». E invece le gerle sono vuote. «Alcuni funghi non commestibili resistono». Ma a quelli non commestibili nessuno è interessato. «Già. Il 2013 è stato strano. Abbiamo avuto una discreta crescita in primavera. Poi, a inizio luglio, c'è stato un calo vistoso. Negli ultimi 15 giorni abbiamo assistito ad un decremento drastico». Insomma, stagione da dimenticare. «Le piogge cadute sono state asciugate velocemente dal vento. Speriamo che possa piovere parecchio da qui alla fine del mese. Quando piove, noi sorridiamo. Forse, anche per questo motivo, noi amanti della raccolta dei funghi non siamo molto apprezzati». Insomma è tutta colpa del meteo. Questa è la spiegazione che viene fornita da Floriani, che però sottolinea: «C'è anche chi riconduce tutto alle fasi lunari. Si dice che i funghi spuntano con la luna crescente. Teoria smentita proprio in questi giorni: la luna è crescente ma non ce ne sono mai stati così pochi. Insomma le ragioni sono molteplici. E anche la luna ci tradisce».
Pochissimi i miceti in Valle dell'Adige, pochi in Valsugana, pochi in Val di Fiemme (la zona di Predazzo e Cavalese è fra le più battute perché considerate più piovose) e pochi in Val di Fassa. Ma in realtà la penuria si registra un po' ovunque. Annullate tante mostre micologiche: stop all'esposizione prevista a Cogolo, stop a quella annunciata per sabato e domenica presso il chiostro del convento dei Frati Francescani. Il gruppo Bresadola a rabbi è riuscito ad allestire la mostra presso la canonica di S.Bernardo (visitabile fino a domenica). Fra le zone più battute, c'è l'Alta Val di Non, ma anche la Valsugana per ora registra raccolte misere. La conferma viene dal comando della polizia municipale di Trento. Mauro Eccel, commissario capo referente dei micologi dei vigili urbani - un'unità composta di sette elementi e che ogni giorno in piazza Vittoria (dalle 7.15 alle 9.15) o presso il comando di via Maccani (046188911) - spiega che negli ultimi giorni ci sono meno trentini che si presentano al «banchetto», quello dove si portano i funghi raccolti per sottoporli ad un controllo (quelli velenosi bisogna saperli riconoscere). Ci sono i funghi che vengono portati ai vigili micologi dai privati cittadini: da metà a luglio a metà agosto 80 persone (per un totale di 70 chili) si sono rivolte agli agenti esperti. E poi ci sono i funghi certificati, quelli dei venditori della piazza (il misto funghi freschi messo in vendita viene certificato): 130 chilogrammi in due mesi. Eccel dice che «quest'anno, in generale, si è visto un 30% di funghi in meno». «La bella notizia è che non abbiamo ancora visto amanite». Segno che chi chi va per funghi sa cosa trova e, nel dubbio, lascia sul terreno i funghi sospetti. Ricordiamo che si possono raccogliere fino a due chili per volta (ma visto il calo, l'avviso forse è inutile) e che chi viene da fuori provincia deve procurarsi un permesso (costo minimo 5 euro). Le multe vanno da un minimo di 40 euro (per chilo eccedente). Attenti dunque al peso del cesto (vietate le borse di plastica).
Ma mentre tutti gli appassionati si armano di pazienza e sperano nel meteo, su Facebook c'è chi mostra il «bottino»: Lucia Rocca e Luciano Bortoluzzi (fungaioli) hanno postato la foto dei porcini raccolti nel fine settimana nella zona di Predazzo. «In effetti - si legge sulle loro pagine Fb - come si dice in giro, di funghi neanche l'ombra.  Se no savé trovarli, sté a casa ».

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