Panizza: «Mosna e Grisenti non sono credibili»

«Da Diego Mosna viene una proposta populista e di centrodestra, fatta insieme a una coalizione disarticolata, che dice di essere estranea ai partiti, mentre provengono tutti dai partiti. Molti hanno governato per anni e condiviso le scelte che ora rinnegano, altri dall'opposizione hanno contestato decisioni che ora mettono nel loro programma.E quindi smettiamola di dire che sono il nuovo». Il senatore Franco Panizza, segretario del Partito autonomista, è irrefrenabile mentre mette in fila quelle che ritiene essere le contraddizioni e le incongruenze dell'insieme di liste che ha deciso di puntare sul presidente della Diatec e della Trentino Volley

di Luisa Maria Patruno

«Da Diego Mosna viene una proposta populista e di centrodestra, fatta insieme a una coalizione disarticolata, che dice di essere estranea ai partiti, mentre provengono tutti dai partiti. Molti hanno governato per anni e condiviso le scelte che ora rinnegano, altri dall'opposizione hanno contestato decisioni che ora mettono nel loro programma.E quindi smettiamola di dire che sono il nuovo». Il senatore Franco Panizza, segretario del Partito autonomista, è irrefrenabile mentre mette in fila quelle che ritiene essere le contraddizioni e le incongruenze dell'insieme di liste che ha deciso di puntare sul presidente della Diatec e della Trentino Volley.
 

Senatore Panizza, vi fa paura Diego Mosna?
Macché paura. Certo non sottovalutiamo gli avversari. Ma francamente mi sembra un'alleanza che è una contraddizione unica e per questo non ha credibilità. Lo stesso Mosna prima di annunciare la candidatura era uno dei principali sponsor di Dellai e della sua politica alla guida della Provincia. Poi dice meno pubblico, ma perché allora per la sua Trentino Volley con chiede i soldi a sponsor privati invece di dire che quelli dati da Trentino Marketing non sono mai abbastanza? Grisenti è stato in giunta in comune a Trento, poi in Provincia, poi alla guida di A22 e quindi artefice di molte politiche che ora contesta. Marino Simoni, poi, perché non si dimette dalla presidenza del Consiglio delle autonomie se è contrario alle Comunità di valle? Invece è sempre stato al fianco di Dellai anche quando molti sindaci volevano opporsi alle gestioni associate. Oltre al fatto che se come dice Mosna si deve ridurre la burocrazia pubblica perché non aboliscono il Consiglio delle autonomie e il Consorzio dei Comuni che si sono fatti fare una sede faraonica? Non parliamo poi di Nerio Giovanazzi o Walter Viola che in consiglio provinciale a ogni finanziaria hanno sempre cercato di stoppare le privatizzazioni proposte dalla giunta, penso a Informatica Trentina e le Apt. Dov'è la coerenza? E poi è tutta gente che è scappata dai partiti quando hanno capito che erano in crisi e si sono fatti la propria lista civica invece che lavorare per ricostruirli. Facile abbandonare la nave.
 
Mosna corre per fare il presidente della Provincia, se perde si dimetterà dal consiglio. Non ne vuole sapere della politica.
Mi chiedo: ma a Mosna interessa solo la poltrona? Perché se una persona ha delle buone idee che vuole portare in politica per cambiare le cose le sostiene anche dai banchi dell'opposizione. Vuol dire che conta solo la giunta?
 

Si sta attendendo di sapere se Roberto De Laurentis si presenterà come candidato presidente sulla base dei punti di Rete Imprese Italia. Oppure no. La vostra coalizione lo sta corteggiando?

Sicuramente Ugo Rossi gli ha parlato. Io l'unica cosa che posso dire è che condivido in pieno il manifesto delle piccole medie imprese di Rete Imprese Italia che ho ascoltato anche a livello nazionale, nel Patt ci sono molti artigiani e credo che si possa trovare una sintonia quasi totale.

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