Roberto De Laurentis ora scende in campo

Ultimatum di Rete imprese ai partiti in campo: proponiamo un programma, se lo interpreteranno in modo serio bene, altrimenti saremo noi a farlo. La candidatura del leader delle piccole imprese sarà solamente per vincere. Per questo è arrivato il no all’Upt: «Non farò il consigliere di maggioranza né di minoranza»I tuoi commenti

di Angelo Conte

de laurentisTRENTO - O si cambia, o si va incontro a un declino economico pericoloso. Roberto De Laurentis, stufo di attendere la politica, giovedì lancia, assieme a Loris Lombardini di Confesercenti e Gianni Bort dell'Unione commercio, il programma di Rete imprese Italia del Trentino. Una serie di proposte che vanno dal taglio della burocrazia alla rivoluzione dei dirigenti provinciali, dalla modifica delle norme sugli incentivi al sostegno per creare nuove imprese. Proposte che, avverte De Laurentis, «o verranno prese in carico seriamente dalla politica, altrimenti saranno gli imprenditori a mettersi in gioco in proprio».

Insomma, l'idea di una lista delle imprese e degli imprenditori da proporre alle prossime provinciali sembra diventare sempre più concreta.
Anche perché, come sottolinea De Laurentis, «ormai siamo al Gattopardo» nel senso che «con questo centrosinistra non cambierà nulla». E anche dall'altra parte «c'è chi si propone per motivi di rivalsa personalistica» continua De Laurentis con una stoccata che pare indirizzata a Silvano Grisenti che su di lui ha posto un veto.
Giovedì l'appuntamento sarà importante per capire come si articolerà l'alternativa a centrosinistra e centrodestra. A partire dal programma che, spiega De Laurentis, prevede «una riduzione del costo della macchina burocratica, a partire dalla dirigenza della Provincia, che andrebbe cambiata nei suoi vertici, altrimenti nulla cambierà mai». Ma per il presidente degli Artigiani provinciali occorre anche incidere sulle modalità con cui si utilizzano attualmente i contributi alle imprese fino alla «visione del sistema economico trentino che va rivoluzionata». Occorre poi «contenere la spesa pubblica e creare nuove imprese».

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