Le ambulanze già online a prezzi decisamente più alti

Dall'asta vera e propria, nei piazzali del centro per i servizi sanitari di viale Verona, a quella virtuale, sulle bacheche online dei siti specializzati in annunci. Due delle ambulanze dismesse dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari e acquistate l'altro ieri da un rivenditore di mezzi e veicoli attrezzati del capoluogo, sono già nuovamente sul mercato. A prezzi più alti. Parecchio più alti: se infatti l'Adige riportava nell'edizione di ieri (vedi link) dell'acquisto - da parte del rivenditore - di tre autoambulanze per circa 14mila euro finiti nelle casse dell'Azienda sanitaria, il prezzo di partenza di due dei tre mezzi proposto online, sommato, tocca i 18.800 euro: 11.900 euro una, 6.900 euro l'altra I tuoi commenti

Dall'asta vera e propria, nei piazzali del centro per i servizi sanitari di viale Verona, a quella virtuale, sulle bacheche online dei siti specializzati in annunci.
Due delle ambulanze dismesse dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari e acquistate l'altro ieri da un rivenditore di mezzi e veicoli attrezzati del capoluogo, sono già nuovamente sul mercato. A prezzi più alti. Parecchio più alti: se infatti l'Adige riportava nell'edizione di ieri (vedi link) dell'acquisto - da parte del rivenditore - di tre autoambulanze per circa 14mila euro finiti nelle casse dell'Azienda sanitaria, il prezzo di partenza di due dei tre mezzi proposto online, sommato, tocca i 18.800 euro: 11.900 euro una, 6.900 euro l'altra.
Ovvero 6.400 euro e 3.800 euro in più rispetto ai 5.500 e ai 3.100 euro spesi per acquistarle.
«Il margine di guadagno che ci attendiamo - aveva spiegato uno dei responsabili del rivenditore presente all'asta dell'altro ieri - non è molto elevato, sui 1.500 euro circa per ogni mezzo. Il guadagno è basso, ma le richieste ci sono».
Per carità, nulla di male nella giusta ricerca da parte del rivenditore del più alto margine possibile. Anche perché le cifre sono definite trattabili e non è escluso che si parta alti per poi realizzare cifre molto minori. Ma dato il tempo di crisi, e alla luce delle stime riviste, poi, dai occhi attenti come quelli dei rivenditori, i tenici dell'Azienda sanitaria non potevano, forse, fissare basi di partenza un po' più alte?

 

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