Rovereto / Il lutto

Addio a Paolo Gilberti «Finarolli»: per quarant'anni maestro della gastronomia di classe

Con l’amico e socio Gianni Dapor nel 1984 aveva preso in mano la bottega del gusto di via Mercerie, la boutique dell’alimentazione da sempre chiamata Finarolli. Aveva solo 66 anni. L’ex socio lo ricorda così: «Una persona unica, con il sorriso stampato in volto, con lui era un’altra città»

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di Nicola Guarnieri

ROVERETOPaolo Gilberti, per tutti «Finarolli», se n'è andato domenica 14 gennaio a soli 66 anni. In città lo conoscevano tutti perché per quasi 40 anni ha portato avanti, assieme all'amico Gianni Dapor, lo storico negozio di alimentari Finarolli in via Mercerie, una chicca non solo di Rovereto ma di tutta la Vallagarina.

Un paio d'anni fa i due soci avevano deciso di godersi la pensione, cedendo l'attività. Paolo, però, per tutti è sempre stato Finarolli, cognome mutuato dall'azienda che ha portato avanti con passione e simpatia, uno di quei pochi luoghi coraggiosi in grado di resistere alla tirannia del tempo e della crisi: «Lo avevamo acquistato io e Paolo, che quarant'anni fa ci lavorava in quanto dipendente del signor Finarolli - raccontava allora Gianni Daport - da allora abbiamo portato avanti con gioia l'attività».

La bottega Finarolli è stata, ed è tutt'ora, un punto fermo per i roveretani. Un'attività che costituisce un unicum per la Vallagarina. Il negozio, per capirci, esiste dal 1901. Allora era punto d'approdo di pregiati prodotti come il riso che arrivava da Isola della scala, il baccalà o ancora i crauti della val di Gresta. Da una famiglia della zona era poi passata nelle mani del signor Finarolli, per il quale lavorava anche Paolo. Quando Finarolli andò in pensione, Paolo propose all'amico Gianni Dapor di acquistare insieme il negozio.

Trentotto anni di lavoro, dunque, «accanto alle nostre mogli che ci sono state vicine dal primo all'ultimo giorno. Il nostro punto di forza è sempre stato il proporre prodotti diversi, quasi introvabili o comunque non reperibili nei supermercati, a partire da particolari formaggi e salumi». Non prodotti classici, quelli che l'alimentari da sempre offre, mantenendo il nome di quel che fu lo storico proprietario.

«Non è stato soltanto un negozio ma un piccolo gioiello che affonda le proprie radici in Vallagarina, caratterizzato dalle specialità che nel tempo ci hanno portato a attrarre clienti che da noi vengono ormai da anni. Ci sono stati clienti settimanali, chi venivano una volta al mese e chi addirittura ogni giorno, ma non mancavano persone che venivano "una tantum", perché magari volevano fare una cena speciale e cercavano qualche prodotto diverso dal solito. Pensando a Paolo posso solo dire che è stato una persona abile e stimata, professionale. Ha alimentato Rovereto in maniera giusta e di qualità. Ho passato una vita con lui, e lui c'era prima di me ma ci siamo trovati bene sia sul lavoro che con le rispettive mogli, Miriam e Cecilia. Parlando di Paolo posso dire che era una persona buona, sempre disponibile con chiunque. Mancherà a tutti, davvero. Era un grande amico e una grande persona. La sua scomparsa è davvero una perdita per Rovereto».

Il negozio di via Mercerie, ovviamente, c'è ancora ma certo è venuto a mancare quel pezzo di vita urbana andato avanti per decenni. Che, per capirci, stanno portando avanti Vittoria Tezzele e Antonio Barbato. I «Finarolli» ancorché importati - come Paolo Gilberti e Gianni Dapor resteranno comunque nel ricordo di tutti. «È una grande assenza per la città perché davvero era un negozio vivo e vero dei roveretani - ricorda Massimo Zenatti - Noi commercianti ce lo ricordiamo con affetto, soprattutto pensando a quanto ha portato alla città».

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