Sanità / Lavoro

Ospedale di Rovereto, in cucina le lavoratrici soffocano: "Due operatrici si sono sentite male"

Domani, giovedì 27 luglio, a partire dalle 10 la protesta: “Chiediamo un immediato intervento per mettere in sicurezza la salute delle dipendenti. Fino ad oggi abbiamo solo assistito ad una totale noncuranza”

CALDO "Sopra i 35 gradi bisogna fermarsi"

ROVERETO. Le condizioni ambientali in cui da due estati consecutive sono costrette ad operare le addette alla cucina dell’ospedale Santa Maria del Carmine a Rovereto, denunciano i sindacati – non sono più tollerabili. Da un anno la cappa di aspirazione funziona male e ed è impossibile aprire le finestre o perché non sono dotate di zanzariere o perché disposizioni superiori non lo permettono. Una situazione pesante da mesi, diventata insostenibile in queste settimane estive, con le temperature esterne ovviamente più calde. Nelle scorse settimane due operatrici sono state vittime di malori, eppure nonostante questi fatti e le ripetute denunce dei sindacati sia ad Uopsal sia alla direzione sanitaria nulla è cambiato.
 

Le lavoratrici, però, non sono più disposte a sopportare e domani, giovedì 27 luglio, a partire dalle 10 protestano fuori dall’ospedale insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. “Chiediamo un immediato intervento per mettere in sicurezza la salute delle lavoratrici. Fino ad oggi abbiamo solo assistito ad una totale noncuranza”, dicono i sindacati che hanno chiesto anche un incontro urgente con il direttore sanitario, la Dussmann che gestisce la cucina e Uopsal.


 

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