Rovereto / L'intervento

Ecco come cambierà volto la stazione dei treni: finanziamento da cinque milioni di euro

Il progetto presentato dal Comune e altri partner ha vinto un bando europeo: ben 500 metri quadrati complessivi diventeranno "hub" di innovazione ecologica. Nuova vita anche per la ex edicola e per tutto il primo piano, ma anche per l'ex bar Iris dall'altro lato della strada

FUTURO La rinascita urbana di Rovereto passa dalla ferrovia

di Luca Nave

ROVERETO. Nuova vita per l'ex edicola e per tutto il primo piano della stazione dei treni, ma anche per l'ex bar Iris dall'altro lato della strada.

Tutto questo è "Station for Trasformation" (Stazione trasformazione): progetto presentato dal Comune - e da una serie di altri soggetti - che ha vinto un bando europeo e farà arrivare in città un finanziamento di 5 milioni.

A essere precisi la cifra è di 4.997.000 euro e la comunicazione è arrivata giovedì, a Bruxelles, nel corso della cerimonia di premiazione del primo bando internazionale "Eui - European Innovative Actions": un'azione strategica portata avanti per rigenerare le città in un'ottica di sostenibilità ambientale e di creazione di comunità cooperanti.

Ben 500 metri quadrati complessivi diventeranno dunque "hub" di innovazione ecologica. A spiegare nel dettaglio il progetto, ieri in municipio, sono state Chiara Mura e Flora Mammana, del Centro "La Foresta".

«Nell'ex-edicola verrà realizzato un "climate kiosk", dove il territorio racconta come si sta muovendo rispetto al cambiamento climatico. Qui verranno offerti servizi come tour turistici per vedere le buone prassi e prodotti del territorio che derivano dall'attuazione di tecnologie sostenibili e innovative.

Al primo piano (incluse due ampie terrazze), verrà progettato un "climate & biodiversity community hub", dove fare formazione, laboratori ed eventi dedicati e "un climate codesign and working space", per le nuove pratiche e i nuovi modelli economici legati alla transizione ecologica. Ospiterà anche l'ufficio operativo del team di progetto.

L'ex bar Iris, di proprietà del Comune, diventerà una "biodiversity canteen" ovvero un laboratorio di trasformazione e sperimentazione culinaria a Km0 che mira a coinvolgere con mensa take away, mercato e laboratori nel parco, anche con la presenza di chef e artisti del food». Il costo complessivo è di circa 6,2 milioni. La progettazione inizierà a settembre e la messa in funzione dovrà arrivare entro tre anni.

«Siamo orgogliosi che il valore e la capacità di essere innovativo di questo progetto siano stati riconosciuti dall'Europa» ha detto il sindaco Francesco Valduga.

Il progetto - nato grazie alla collaborazione tra Comune di Rovereto, Comunità della Vallagarina, La Foresta, Università di Trento, Campomarzio, Europe Consulting Onlus, Trentino Social Tank, Cofac-Cooperativa de Formação e Animação Cultural Crl (Università Lusófona), Centro per la Cooperazione internazionale - è reso possibile grazie alla disponibilità di Rfi-Ferrovie dello Stato, che vuole rendere sempre più le stazioni luoghi vissuti all'interno delle città.

Si tratta di un progetto innovativo: è la prima volta che una stazione viene rinnovata non solo come hub intermodale, ma anche per la sua centralità nel patrimonio culturale e identitario di una comunità. Alla presentazione è intervenuta, in tal senso, Sara Venturoni, direttrice Stazioni Rfi - Gruppo Ferrovie dello Stato.

«È una progettazione che rientra perfettamente nell'ambito dell'agenda 2030 - ha spiegato l'assessore Andrea Miniucchi - possiamo creare città innovative, capaci non solo di dare risposte, ma di essere esse stesse risposta alle problematiche connesse al cambiamento climatico. Il progetto risponde al "New Bauhaus europeo", che propone anche il tema della replicabilità. Rovereto diventa laboratorio, modello che potrà essere ripreso da altre città europee. Metà delle risorse serviranno per le opere strutturali, il resto per rendere vivi, abitati, questi luoghi».

«Rovereto è il territorio più piccolo ad aver vinto - ha ricordato Arianna Miorandi, consigliera delegata ai Progetti Europei - È stato un grande lavoro di squadra, che ha permesso di arrivare a un risultato straordinario: 99 i progetti presentati da 21 Stati Europei e solo 13 quelli premiati».

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