Rovereto / Università

Il rettore Deflorian: «Lo studentato è un’esigenza imprescindibile e si farà»

Si intende accelerare con il progetto destinato ad accrescere la capacitàdi ospitare gli studenti in città: il loro numero è destinato infatti ad aumentare ancora. Ipotesi all’ex asilo della Manifattura Tabacchi per oltre duecento posti letto 

STUDI Nel 2023 arriveranno a Rovereto altri due corsi di laurea

di giancarlo rudari

ROVERETO. «Certo, lo studentato è un’esigenza imprescindibile e si farà. Con o senza i fondi del Pnrr».

Il rettore Flavio Deflorian è risoluto: una struttura in grado di ospitare sempre più studenti che scelgono Rovereto per i loro corsi di laurea si deve fare. E anche in tempi ristretti.

Un’ipotesi di progetto, commissionato dall’Opera universitaria, c’è: la struttura individuata è quella dell’ex asilo della Manifattura Tabacchi ed i posti letto previsti sono più di duecento, esattamente 210. Che non saranno sufficienti a soddisfare la richiesta, vista anche la carenza di offerta di alloggi e stanze da parte dei privati, ma che costituiscono ovviamente un’importante “boccata di ossigeno”. Anche per le casse universitarie se, come ci si augura, il nuovo studentato venisse finanziato con i fondi del Pnrr.

«Siamo in attesa di una risposta alla nostra richiesta di inserimento del bando, ma ancora da Roma non abbiamo notizie. Ci sono vari sommovimenti sulla copertura - puntualizza il rettore - e qualche segnale incoraggiante sembra arrivare da Roma. Ma, per il momento, non sappiamo più di tanto. Certamente, il Pnrr è un’occasione importante per vederci finanziata quest’opera, ma qualora ci trovassimo in difficoltà è necessario individuare strade alternative. Anche perché non possiamo più attendere: l’esigenza di una struttura capace non può essere più messa da parte».

Dunque, secondo le parole del rettore, lo studentato dovrà diventare realtà in tempi brevi sia che venga o meno finanziato dal Pnrr. Nel frattempo però non si può rimanere con le mani in mano anche perché l’offerta privata è sempre più critica... «Vero, a Rovereto come nel resto d’Italia. Un problema che si è amplificato dopo aver superato il periodo della pandemia.

Per questo dobbiamo individuare soluzione temporanee e strutturali per venire incontro alle esigenze degli studenti che sono veramente in difficoltà nel reperire alloggi sul mercato privato» conferma Flavio Deflorian. Soluzioni che potrebbero passare dal sostegno economico alla ricerca di strutture in città in grado di dare ospitalità a quanti arrivano da fuori. L’Opera universitaria offre su Rovereto un centinaio scarso di posti letto, soprattutto nello studentato alle Barelli, che dispone di 31 stanze doppie ed una singola. Una goccia nel mare di richieste, visto che sono 1.500 gli studenti in città divisi tra le varie facoltà, mille dei quali non trentini.

Come avevamo scritto un paio di mesi fa non ci sono abbastanza alloggi. Gli studenti, soprattutto le matricole, generano una domanda parecchio superiore all’offerta ad oggi disponibile. E questo ha conseguenze, come l’aumento dei prezzi medi e le difficoltà per i residenti a trovare un alloggio in affitto.

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