Rovereto / L'allarme

Nuovi poveri, anziani senza riscaldamento: stanno a letto tutto il giorno

Si moltiplicano i pensionati che tagliano il gas perché le bollette ormai sono troppo care: per restare caldi rimangono sotto le coperte

di Nicola Guarnieri

TRENTO. Al freddo, con la disdetta dell'utenza del riscaldamento inviata all'azienda elettrica perché i soldini della pensione che arrivano a fine mese sono sufficienti soli per pagare l'affitto di casa, ancorché agevolato o sostenuto con contributi pubblici, e mettere qualcosa a stento sotto i denti.

C'è un problema senzatetto, è vero, ma a Rovereto ci sono anche gli anziani che si sono volontariamente tagliati il gas perché non possono pagarlo. Un problema, questo, iniziato tre anni fa ma che con la crisi economica figlia della pandemia - e le conseguenti impennate devastanti dei prezzi - sta assumendo proporzioni preoccupanti.

«La situazione, purtroppo, è questa - conferma Gloria Canestrini, che da anni si occupa dei consumatori - Si tratta di una decina di pensionati che, di fatto, stanno a letto tutto il giorno solo per scaldarsi». Eh già, perché di notte senza caldo ci si può rintanare sotto le coperte ma di giorno cosa si fa? «Si resta a letto proprio perché le coperte garantiscono un certo tepore».

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Qualcuno, in verità, approfitta dei locali caldi della biblioteca civica Tartarotti.

Uscito di casa si infila nelle sale di pubblica lettura in corso Bettini e si accomoda sulle poltrone con un libro in mano. Altri, però, si rinchiudono in se stessi, raggomitolati in posizione fetale per accumulare più calore possibile, e fanno passare i giorni in questo modo.

«Dobbiamo fare qualcosa. L'apertura di un centro diurno è fondamentale anche per questo».

Nel dibattito avviato in questi giorni sull'emergenza freddo - e sui senza fissa dimora - entra dunque con prepotenza anche l'estremo disagio patito da cittadini che una casa ce l'hanno ma non ce la fanno a mantenerla.

E lo strascico del Covid, quello che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi, comincia a farsi sentire con violenza nella categoria di chi cerca giacigli di fortuna sotto un ponte o dentro un cadavere industriale.

D'altro canto chi deve fare i conti con gli spiccioli taglia quello che gli sembra meno indispensabile. Come il gas da riscaldamento che trasforma il termosifone in un amico durante l'inverno. Per sfuggire all'assideramento - ma, diciamolo chiaro, anche come difesa alla depressione - il letto diventa un compagno di sventura: ci si può rannicchiare protetti da coltri di lana e non pensare. Ma anche questo è un angolo della nostra società che, visto come va il nostro mondo, rischia di passare da dieci disperati a centinaia. Persone con dimora ma che non riescono a sbarcare il lunario.

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