Lavoro / Il caso

Fa troppo caldo in fabbrica: alla Metalsistem lo sciopero del clima

Nella fabbrica di Rovereto braccia incrociate e protesta davanti ai cancelli, ma non è solo una questione di temperatura: per i sindacati condizioni di sicurezza da migliorare

ROVERETO. Braccia incrociate mercoledì pomeriggio alla Metalsistem. I lavoratori si sono fermati per un'ora tra le 15 e le 16 e sono usciti fuori dai cancelli per protestare contro le presunte inadeguate condizioni di sicurezza all'interno degli stabilimenti. La protesta è stata indetta dopo che ripetutamente i vertici aziendali, secondo i sindacati, si sono sottratti al confronto col sindacato limitandosi «a calare dall'alto - denuncia la Fiom Cgil - scelte su salute e sicurezza, ma anche sull'organizzazione del lavoro e degli orari, in particolare sul tema calore. Metalsistem non ha completato l'installazione dei raffrescatori ed inspiegabilmente ha deciso di non attuare altri interventi per mitigare il calore, già concordati con i sindacati da anni e per cui sono già in sede i materiali».I problemi legati alle alte temperature estive non sarebbero però l'unica criticità.

«Un'azienda così sensibile alla responsabilità sociale verso il territorio si dimostra meno attenta alle condizioni dei propri dipendenti, e sembra far fatica anche a confrontarsi» sottolinea Manuela Terragnolo, segretaria generale della Fiom del Trentino, che ricorda come siano cadute nel vuoto richieste e proposte avanzate dal sindacato sia sul piano della sicurezza e del miglioramento della vivibilità interna allo stabilimento, sia su quello organizzativo come ad esempio affiancare in modo adeguato i nuovi lavoratori che arrivano ed i senior che cambiano mansione; intervenire per evitare che le macchine perdano olio creando situazioni di rischio; non far scaricare i camion dove c'è produzione, fare la verifica rischio fumi e rumore in presenza degli Rls ed in condizioni di produzione ordinaria; far utilizzare i manipolatori industriali che già ci sono per togliere la fatica».

«I lavoratori in sostanza chiedono maggiore attenzione sulla salute e sicurezza, soprattutto l'introduzione di strumentazioni che facilitino le operazioni fisicamente più pesanti per non danneggiare la salute e l'analisi dei mancati infortuni che nel recente passato han rischiato di avere conseguenze anche molto gravi».

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