Rovereto / Politica

Canestrini: «Il sindaco deve andarsene». Ma in aula Valduga replica alle accuse

L'esponente di Rinascita Rovereto tuona contro il primo cittadino e denuncia il danno di immagine causato dalla condanna della giunta e una manciata di dirigenti da parte della Corte dei conti

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Gloria Canestrini di Rinascita Rovereto, come si dice in gergo, la «tocca piano».

La condanna della giunta Valduga e una manciata di dirigenti da parte della corte dei conti (con dolo contestato al sindaco, all’ex capo del personale Mauro Viesi e all’ex segretario comunale Giuseppe Di Giorgio) è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tanto da portare in consiglio una domanda di attualità in cui contesta al primo cittadino il danno di immagine e gli chiede di scusarsi con la città.

In caso contrario ecco la richiesta di andarsene, di dimettersi, di liberare lo scranno più prestigioso di palazzo Pretorio. E se non lo fa? «Mi dimetto io perché mi sentirei a disagio a stare in un’aula dove non viene rispettata la legalità». La battaglia, insomma, è partita.

In aula, però, ieri sera il sindaco ha spiegato le sue ragioni e di dimissioni non si è parlato. Non sono nemmeno state chieste.

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