Sav raddoppia, arriva Conad Maxi investimento da 15 milioni Nuova apertura, previsti 40 posti di lavoro

di Francesco Terreri

«Il progetto mira a valorizzare il negozio della Sav e tutta l'area come porta d'ingresso a Rovereto. In questo quadro, a noi fa piacere trovare lo spazio per un negozio nostro». Lo afferma il direttore generale di Dao Alessandro Penasa a proposito dell'iniziativa congiunta con Sav Scorte agrarie per la riqualificazione dell'area di Sant'Ilario. L'investimento complessivo si attesterà sui 15 milio i di euro, 5 milioni per l'area, che potrebbe essere acquistata da una società di scopo formata dai due partner, e circa 10 milioni per le nuove strutture.

Ma l'operazione avrà anche un importante impatto occupazionale: 40 gli addetti del nuovo supermercato Conad, mentre Sav pensa di aumentare entro qualche anno i suoi dipendenti, in tutti gli otto negozi, dagli attuali 50, che diventano 60 nella stagione, a 80.«L'area di Sant'Ilario non sarà assolutamente un centro commerciale - sottolinea Penasa - Non pensiamo a ipermercati ma ad una media struttura di vendita al servizio del quartiere, nella logica che segue Dao.

Il massimo di legge in questo tipo di aree è 1.500 metri quadri, noi staremo un po' sotto», probabilmente sui 1.200 metri quadri. «L'importante è farlo bello» .La cooperativa di dettaglianti dei negozi a marchio Conad ha in cantiere punti vendita di dimensioni analoghe alle Masere a Lavis e alle Albere a Trento sud.«I due negozi, quello rinnovato della Sav e il nostro supermercato Conad, potrebbero occupare in tutto circa 4.000 dei 10mila metri quadri dell'area, considerando anche i magazzini dei punti vendita» afferma Penasa.

Il resto dell'area vedrà spazi verdi, la pista ciclabile, la viabilità pedonale, gli spazi per i parcheggi. Ma il verde. puntualizza Penasa, «sarà anche sui tetti, sulle coperture delle nuove strutture». Per quanto riguarda il parcheggio, si pensa «ad un piano interrato molto grande che potrebbe prevedere quasi 200 posti macchina».F. Ter. Francesco Terreritwitter: @fterreriLa Sav non lascia, anzi raddoppia. E con il partner Dao-Conad avvia un progetto di riqualificazione dell'area di 10mila metri quadri a Sant'Ilario che ora ospita il negozio Scorte agrarie.

Un investimento da 15 milioni di euro, che Sav e la cooperativa di dettaglianti Dao faranno insieme. La partnership sarà anche societaria. Sarà realizzato il nuovo negozio Scorte agrarie, che ormai non serve più solo i contadini ma è anche punto di riferimento di tanti hobbisti per giardini, fiori e piante: dagli attuali 650 si passerà a 1.500 metri quadri. Nell'area troverà posto un supermercato Conad, di taglia un po' inferiore ai 1.500 metri, che è il limite massimo di legge, e un grande parcheggio interrato ad un piano da quasi 200 posti macchina. E poi verde, non solo a terra ma anche come copertura dei nuovi edifici, ciclabile, pedonale. Una nuova porta nord per la città della Quercia.

La cosa a cui tengono di più il presidente di Sav Scorte agrarie Adriano Orsi e l'amministratore delegato Roberto Zampieri è che il negozio di Sant'Ilario non solo non chiude, come sembrava dalle prime informazioni sull'operazione, ma si rinnova e si amplia. «L'obiettivo del nuovo progetto non è di chiudere ma di valorizzare tutta l'area - dice Orsi - Una parte di questi edifici sono vuoti da 40 anni, ma non abbiamo mai voluto vendere a esterni. Ora c'è la possibilità di realizzare un punto vendita rinnovato e rifatto e di ricostruire un pezzo di città con un partner strategico».

Un progetto che, oltretutto, rimane all'interno del mondo cooperativo.Sav Scorte agrarie, ricorda Orsi, è rimasta in capo alla cantina Vivallis dopo che la storica Società Agricoltori Vallagarina, che raggiungeva i 100 milioni di euro di fatturato, fu divisa nel 2005 tra i vari rami, con la frutta e il latte che da allora fanno capo a Romagnano e a Trento. «Oltre alla cantina, abbiamo mantenuto il negozio di scorte agrarie per non spezzare la filiera agricola» afferma Orsi.Da allora Sav Scorte agrarie, controllata al 100% da Vivallis, è cresciuta. «Nel 2020 - spiega Zampieri - abbiamo raggiunto i 12,4 milioni di euro di fatturato, il triplo di quindici anni fa, di cui 4,5 milioni a Sant'Ilario. I dipendenti sono 50. I punti vendita otto: oltre a Rovereto, abbiamo, Avio, Ala, Mori, Besenello, Storo, Roverè della Luna e Borgo Valsugana, l'ultimo, aperto a dicembre 2019».La crescita è continuata anche nell'anno del Covid, in cui Scorte agrarie, essendo parte della filiera agroalimentare, è rimasta aperta.

I ricavi sono aumentati del 13% rispetto agli 11 milioni di euro del 2019. E sempre più i negozi, in testa Sant'Ilario, sono destinati, oltre che alla tradizionale clientela dei produttori agricoli, agli hobbisti che curano giardini e coltivano fiori e piante. «Non solo - precisa Orsi - Siamo fornitori di verde e attrezzature per campi sportivi e parchi pubblici, dove collaboriamo con cooperative sociali e di lavoro».

«I nostri sono negozi dove si fa consulenza al cliente - sottolinea Zampieri - Inoltre abbiamo l'officina. Investiamo sulla formazione del personale, che deve avere una professionalità sia in campo agricolo che commerciale.

Ma nei nostri dipendenti vediamo molto senso di appartenenza».Gli spazi del negozio, spiegano Orsi e Zampieri mostrandoci l'area, non bastano più: già c'è una serra a parte e altri prodotti che non trovano posto dentro. Le strutture sono vecchie e mal utilizzate. «Il magazzino lo spostiamo, lasciamo solo quello che serve per il negozio». Gli attuali edifici saranno abbattuti per far spazio a verde e nuove strutture.

«L'accordo non lo abbiamo ancora chiuso». Ma non manca molto.

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