Nonni e ragazzi mano nella mano Il liceo «Filzi» con la casa di riposo

Ha regalato anche questi momenti di grande intensità il progetto Clessidra, condotto da Apsp Vannetti e liceo Filzi, con il sostegno del Lions club Host Rovereto: nonostante l'emergenza sanitaria e la pandemia, gli studenti sono riusciti a portarlo a compimento.

Il percorso, sviluppatosi durante tutto l'anno scolastico, prevedeva un ciclo di incontri e dialoghi tra ospiti delle Rsa Vannetti e Kolbe di Sacco e tre classi del Filzi (le IV UA, UB e ES), sia in casa di riposo che a scuola, sulla base dei quali studentesse e studenti avrebbero poi dovuto rielaborare dei materiali. È stato coordinato dal dottor Renato Zucchelli per la Vannetti e dalla docente Chiara Ballardini per il Filzi.

Gli incontri si sono tenuti tra il mese di dicembre e quello di febbraio, prima perciò dello scoppio dell'emergenza sanitaria Covid-19 e la conseguente chiusura dall'esterno delle Rsa.
Ogni classe ha sviluppato un filo conduttore: il tema per la IV UA è stato identità e memoria, per la IV UB narrazione e autobiografia, la IV ES aveva arte ed emozioni. Le classi sono state ospiti nelle sedi della Vannetti, e diverse volte sono stati invece gli anziani delle case di riposo a recarsi a scuola. Hanno partecipato agli incontri, nel complesso, una sessantina di studentesse e studenti e una quarantina di residenti della Vannetti, oltre a diversi insegnanti e operatori della Vannetti.
Gli incontri sono stati il cuore del progetto, rafforzando quello che era - e sarà una volta terminata l'emergenza - la filosofia della Apsp Vannetti e cioè promuovere gli scambi tra generazioni, portare i giovani nelle case di riposo, avere una Rsa aperta al territorio ed in particolare al mondo giovanile.

«Ci sono stati momenti di particolare intensità - racconta Renato Zucchelli - più di una volta gli studenti hanno preferito saltare la ricreazione pur di non interrompere il dialogo. In un'occasione, in particolare, nessuno si è accorto che la campanella aveva già suonato e stavamo abbondantemente sforando nell'ora successiva. Nessuno voleva interrompere il dialogo e i racconti degli anziani».
Il ciclo di incontri era di fatto concluso quando è scoppiata la pandemia, le scuole sono state chiuse e le visite di esterni nelle Rsa severamente vietate. Il progetto Clessidra non è stato però abbandonato, e i giovani hanno iniziato ad elaborare gli incontri da casa, seguiti dagli insegnanti e dai coordinatori, anche con lo strumento della didattica a distanza. Molti studenti avrebbero voluto tenere degli altri incontri; durante la pandemia hanno chiesto spesso notizie degli anziani che avevano incontrato. Era reciproco; anche molti ospiti della Vannetti avrebbero voluto rifare visita agli studenti.

Con la fine dell'anno scolastico le classi hanno restituito i materiali: ricerche, approfondimenti, elaborazioni video e power point che condensano dialoghi, memorie, interviste e saperi trasmessi. I lavori partono spesso da un oggetto, o da una foto storica, o da un aneddoto, tutti riportati dagli ospiti della Vannetti e narrati ai ragazzi del liceo Filzi.
Il progetto Clessidra ora meriterebbe una degna conclusione: «È un peccato non aver gioito tutti assieme - commentano i responsabili del progetto - speriamo che quanto prima, magari in autunno, potremo organizzare un momento di riconoscimento finale. Se la situazione lo permetterà, vorremmo organizzare un incontro, una festa tutti assieme. Sia per far reincontrare giovani e anziani, sia in ricordo di alcuni dei nostri residenti, che ora non ci sono più».
Il progetto Clessidra è stato possibile grazie alla donazione del Lions club Rovereto Host. «Ringrazio davvero di cuore il liceo Filzi e il Lions per aver reso possibile questo progetto - commenta la presidente della Vannetti Daniela Roner - in particolare la presidente Ilaria Giovanazzi e la responsabile del service Valentina Andreatta, assieme a tutto il direttivo, hanno dato un supporto non solo finanziario, ma anche progettuale e di grande entusiasmo, dimostrando di crederci. Grazie anche al dirigente Giuseppe Santoli e a tutti gli insegnanti: una bella squadra, ci auguriamo di poter rilanciare in futuro queste forme di collaborazione».

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