Casa Itea, ascensore ko Disabile in «ostaggio»

Dieci giorni senza poter uscire tranquillamente di casa, ostaggio dell’ascensore guasto. È accaduto a R.C., disabile che abita in uno dei condomini Itea di via Porte Rosse, nella zona sud di Rovereto.

Le telefonate con le quali ha chiesto, a ripetizione, un intervento tempestivo sia all’Itea che alla ditta che si occupa per l’Itea di questo tipo di manutenzioni a nulla sono valse per velocizzare i tempi di intervento che gli avrebbero consentito di tornare alla sua vita normale.

«Questo è sequestro di persona», tuona arrabbiato al decimo giorno dentro casa. Per la verità in un’occasione è uscito, per non mancare all’appuntamento con il fisioterapista che fa parte della sua routine. Ma per poterlo fare, per scendere due piani di scale ha dovuto chiedere aiuto ai suoi familiari.

L’incubo è iniziato domenica 17 marzo, quando l’ascensore che serve la sua palazzina si è bloccato. Da allora è iniziata una serie di telefonate per segnalare il guasto, per capire di chi era la competenza, per sollecitare la risoluzione del problema.

«Itea sa che sono un disabile, che ho bisogno dell’ascensore per muovermi - racconta -. Ma mi hanno rimandato alla ditta che fa la manutenzione e loro continuavano a dirmi che il problema era una scheda e che questa era in produzione, bisognava aspettare. Nessuno però è venuto a verificare le mie condizioni. E non è la prima volta: anche nel luglio dell’anno scorso l’ascensore si è guastato ed è rimasto fuori uso una settimana».

Ieri i tecnici erano al lavoro ma l’ascensore in tarda mattinata non era ancora funzionante.

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