Alpini a Rovereto: bere si può, ma il sindaco vieta vetro e lattine

di Nicola Guarnieri

Se Trento - dopo averlo imposto per tutelare i minori, evitare barboni sulle panchine dei giardini e dare il buon esempio di città che preserva i polmoni verdi dell’area urbana da chi alza il gomito - cancella il divieto di bere alcolici nei parchi pubblici in occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini, Rovereto blocca in anticipo le libagioni liquide che fanno grado. Il sindaco ha infatti vietato la vendita di bottiglie e lattine di birra, vino, grappa e altri liquori nei giorni delle penne nere. Chi si aspetta una ventata di moralizzazione e una battaglia contro gli abusi di alcol per ragioni di salute, comunque, si sbaglia di grosso. Perché al bando non sono le bevande ma i contenitori. E il primo cittadino, non a caso, fa leva sulla sicurezza e l’ormai onnipresente spauracchio dell’Isis, o qualche potenziale esagitato emulatore, ma soprattutto su quanto accaduto in piazza Castello a Torino nella finale di Champions League 2017. 

Dopo le barriere anticamion dei terroristi installate ad ogni evento di piazza (a iniziare dal Capodanno e passando poi per i carnevali) ecco dunque il divieto di vendere, per asporto, bevande in contenitori di vetro in vista dell’Adunata degli Alpini. La manifestazione, come noto, è in programma a Trento dall’11 al 13 maggio, con manifestazioni e intrattenimenti vari anche il 10 maggio e con appuntamenti che riguardano Rovereto.
In realtà, il grosso della concentrazione antropica sarà nella cittadella alpina allestita al parco della Pista in via Dante. 

«In occasione della manifestazione - ricordano a palazzo Pretorio - si prevede un elevato numero di presenze. Tale situazione può generare problematiche di ordine e sicurezza pubblica, con potenziale pregiudizio per l’incolumità dei cittadini, anche alla luce dell’attuale scenario internazionale e dei precedenti specifici verificatisi in epoca recente anche negli Stati limitrofi, oltreché sul territorio nazionale». E qui si torna ai fatti di Torino che, ribadisce il Comune, «hanno posto all’attenzione degli organi preposti alla pubblica sicurezza la necessità di adottare opportune strategie di “Safety” e “Security” e, nell’ambito di queste, come indicato nella circolare del ministero dell’Interno del 7 giugno 2017, di valutare l’eventuale adozione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie e lattine che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità». 

Insomma, se si vuole bere si può farlo ma solo nei bicchieri di plastica o seduti ai tavolini di un bar. Nessuno, infatti, nel fine settimana potrà girare per il centro città con contenitori di vetro o di alluminio.
Il divieto, comunque, entrerà in vigore nella giornata di sabato 12 maggio, dalle 16 alle 20.30, in corso Bettini, piazza Rosmini e via Paganini, in occasione della Sfilata degli Alpini; nelle giornate del 10, 11, 12 e 13 maggio in via Santa Maria, via Benacense (limitatamente all’esercizio posto al civico 1), via Dante (solo per i due locali pubblici ai civici 27 e 40), via Lungoleno Destro, piazza Nazario Sauro e piazzale Leoni. 

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