Urban city a Rovereto: accesa la nuova fontana

Attivata venerdì: getti d'acqua variabili e di diversi colori grazie al lancio dei fasci di luce led

Per dimensioni e forma, non può non ricordare la ben più famosa e «nobile» fontana di piazza Rosmini. Fatto sta che venerdì, «in sordina», è stata attivata la nuova fontana dell’Urban City, il compendio commerciale che ha preso il posto dell’ex stazione delle corriere a Rovereto. Circolare, in granito, con una ventina di getti d’acqua d’intensità ed altezza variabili. La rotazione delle configurazioni dei getti è regolata da un computer. Non solo: i getti d’acqua possono anche essere «colorati» grazie a due luci a led poste davanti a dietro l’ugello. La combinazione dei fasci di luce blu, bianca e rossa permette di ottenere quasi tutte le tonalità dello spettro. 
 
La fontana è l’ultimo tassello dell’arredo urbano della nuova piazza dell’Urban City. Realizzata sia come elemento decorativo che per motivazioni logistiche legate al resto dei nuovi edifici. Il grande «buco» centrale è infatti lo sbocco della colonna di ventilazione-areazione del sottostante parcheggio multipiano, e la colonna stessa, opportunamente raffreddata costantemente dai getti d’acqua, funge da valvola evaporativa dell’impianto di raffrescamento a servizio dell’intero centro.  
 
La fontana è all’«incrocio» della piazza vera e propria, della strada di accesso che collega all’imbocco del garage interrato e di via Don Rossaro, e del percorso del giardino delle essenze, che conduce a corso Rosmini e all’ingresso del palazzo delle Poste. Il giardino delle essenze è stato allestito dai botanici del Museo Civico, che ha curato la scelta delle piante e la loro piantumazione. «Qui - spiegano gli esperti - sono proposte le “radici” del territorio, con colori, fioriture, profumi, sapori della natura trentina». Non si tratta dunque di un semplice giardino cittadino. «Rovereto e il suo territorio si raccontano attraverso piante e fiori in un percorso multisensoriale e di conoscenza». 
 
I botanici del Museo Civico hanno individuato piante officinali e piante alimentari tipiche della flora trentina. «Attraverso un semplice sistema di cartellini botanici sui quali sarà anche evidenziato un QrCode, chiunque attraversi il giardino potrà non solo fruire di un primo impatto multisensoriale, ma potrà anche approfondire la conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche scaricando contenuti multimediali botanici, ecologici, erboristici e storici».

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