«Depotenziare il S.Maria, assurdo»

«Lo scorso cinque dicembre, con deliberazione della giunta provinciale, venivano individuate le nuove linee guida volte alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere territoriali, configurando un nuovo servizio ospedaliero sul modello Hub & Spoke. Sfogliando il documento e il relativo allegato, notiamo che presso l'ospedale di Rovereto non sarebbe più previsto il servizio di riabilitazione neurologica di cui attualmente dispone e che avverrà la limitazione di alcuni importanti servizi diagnostici». Non si ferma il dibattito sul destino del Santa Maria del Carmine.
A ritornare sull'argomeno con una interrogazione alla giunta provinciale il consigliere della Lega nord Maurizio Fugatti. «Considerata l'importanza dell'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto - argomenta - non si comprende questa scelta che depotenzierebbe la struttura e sminuirebbe il lavoro che fino ad oggi è stato compiuto. Si chiede quindi se presso tale struttura continueranno a svolgersi la riabilitazione neurologica, anatomia patologica, radiologia h24 e diagnostica mammografica h24; se per quanto riguarda quest'ultima e anatomia patologica sia garantita la presenza costante di un primario a capo del reparto e se sarà altresì assicurato l'assetto attuale del laboratorio di biochimica e microbiologia h24, immunoematologia e il centro trasfusionale h24 e la farmacia».
La preoccupazione generale in città sul destino dell'ospedale è molto alta. Per parte sua il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi ha dichiarato che intende fare propria la mozione firmata all'unanimità (anche dal Pd, che però poi ha ritrattato dicendo che l'ha sottoscritta però con l'intenzione di cambiarla durante il dibattito consiliare) dai gruppi in Consiglio che impegna la giunta provinciale a rivedere integralmente il testo della riforma soprattutto nei punti in cui dismette a Rovereto anatomia patologica h24 e riabilitazione neurologica.

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