Chiesa / Il caso

Ceole, prosegue la battaglia di chi si oppone all'addio dei Francescani dopo 542 anni

Dal 17 gennaio al 17 febbraio sono state raccolte 4.504 firme, delle quali 3.130 su moduli cartacei e 1.374 con modalità digitale attraverso la piattaforma Change.org

L'APPELLO Lettera al Papa: «Lasciate i Francescani al Santuario di Arco» 
I FEDELI Santuario delle Grazie, raccolta firme per i Francescani 
TRENTO I cappuccini lasciano dopo 5 secoli, la mensa alla Caritas 

di Elena Piva

ARCO. Con la speranza di ricevere una risposta scritta da Papa Francesco (al quale è stata indirizzata una lettera), il comitato di fedeli che ha promosso una raccolta firme per scongiurare il trasferimento dei sei Frati Francescani dal Santuario della Madonna delle Grazie ad altra sede è stato accolto in udienza dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi.

Il 20 febbraio, la delegazione dell'Alto Garda è stata rappresentata al palazzo della Curia da Pino Morandini, ex magistrato, politico e fondatore del Movimento per la Vita del Trentino (vicepresidente nazionale). Morandini si è fatto portavoce del sentimento di forte preoccupazione circa la sorte dei francescani che, da settembre, dovrebbero lasciare il Convento di Ceole a tre religiosi della congregazione dei figli dell'Immacolata Concezione.

«L'incontro è stato costruttivo e cordiale - ha sottolineato il gruppo arcense - mons. Tisi ha espresso interesse e partecipazione, si è mostrato solidale e comprensivo nei confronti di chi sta manifestando a favore del mantenimento della tradizione francescana, ininterrotta da 542 anni. Prima del termine della seduta, durata oltre un'ora, ha assicurato che farà tutto il possibile per i sei frati, dei quali ne ha lodato l'impegno. Inoltre, si attiverà personalmente per un confronto con i superiori dei Frati Minori».

Al vescovo è stato consegnato un fascicolo di 170 pagine contenente la documentazione relativa alla raccolta firme tuttora in corso. Dal 17 gennaio al 17 febbraio sono state raccolte 4.504 firme, delle quali 3.130 su moduli cartacei e 1.374 con modalità digitale attraverso la piattaforma Change.org. «La persone hanno aderito con entusiasmo - ha aggiunto il comitato - alcune si sono presentate al punto di raccolta presso il Santuario, altre invece si sono organizzate autonomamente, fotocopiando i moduli cartacei attivandosi nei bar, nei circoli ricreativi (come il Centro Sempre Giovani di Ledro), nelle attività produttive del Basso Sarca. La raccolta online ha raggiunto anche coloro che si sono trasferiti in altre città italiane ma che hanno conservato uno stretto legame con le proprie radici. Non sono mancate sottoscrizioni da Germania, Francia, Svizzera, Danimarca, Irlanda, Inghilterra, Brasile, Lettonia, Turchia, persino da Nevada e Georgia (Usa)».

L'adesione alla causa del Comitato è ancora consentita tanto online e quanto all'edificio di culto, prima e dopo la messa delle 17 nei giorni feriali; nei festivi, anche prima e dopo la messa delle 8.30 e quella delle 11.

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