Comune / Il caso

Riva del Garda: "Ma quale aggressione alla sindaca? Le ho solo chiesto delle cose, e lei mi denuncia"

Parla il professionista contestatore: «Mi sono avvicinato, volevo essere ascoltato, ma non c’è stata alcuna violenza né attacco alle spalle»

CONTESTAZIONE Denunciata una persona

di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. «Non c’è stata nessuna aggressione, nessun atteggiamento machista, nessun attacco alle spalle. Solo la richiesta di un comune cittadino di poter parlare con il proprio sindaco ed esprimere il proprio punto di vista, che è peraltro quello di tantissime persone». Non si tira indietro difronte alla richiesta di spiegazioni pubbliche il contestatore che l’altra sera, prima della seduta consiliare che doveva discutere e approvare il nuovo Dup (documento unico di programmazione), avrebbe aggredito la sindaca Cristina Santi apostrofandola con parole offensive. Un episodio che potrebbe avere strascichi giudiziari considerato che la stessa prima cittadina ha espresso la volontà di presentare formale denuncia a carico del contestatore.

«Io non ho aggredito nessuno - afferma l’uomo, peraltro stimato professionista della zona - E nemmeno mi sono avvicinato con fare minaccioso alle sue spalle. Ho chiesto solo di poter essere ascoltato, come credo sia normale per ogni cittadino, e quando ho fatto riferimento al suo stipendio la sindaca ha reagito gridandomi che mi avrebbe denunciato. Tra l’altro poco dopo mi sono spiegato e chiarito con l’amministratore di Apm Marco Torboli».

Il professionista rivano già in un’altra occasione era finito nel mirino di Palazzo Pretorio: a gennaio 2022 aveva scritto all’allora ministro Lamorgese contestando il finanziamento di 5 milioni di euro coi fondi Pnrr per la realizzazione del nuovo Parco della Libertà, e la sindaca Santi aveva reagito annunciando di essere pronta a fare causa contro chiunque avesse messo a rischio l’arrivo di quei soldi. Ma poi denuncia non c’è stata.

«Il dissidio fa parte della politica, il confronto è il sale della democrazia - prosegue il contestatore - Da mesi c’è una mia pec in Comune che chiede un incontro per un confronto. Non ho mai avuto risposta».

Sul caso prende posizione anche l’esponente de La Sinistra rivana Mirko Carotta: «Un sindaco - scrive nella sua nota Carotta - ricopre un ruolo fondamentale, è il/ la, in primis, rappresentante di un’istituzione democratica, come anche di una cittadinanza, quella rivana e domando: a fronte di una contestazione di un cittadino il massimo rappresentante di quei cittadini, ritiene opportuno denunciarlo alla magistratura, proprio per averle mosso una contestazione? Abbia rispetto un sindaco con la “esse” maiuscola innanzitutto del suo ruolo, un sindaco accoglie anche le critiche, gli inviti ad essere ascoltati, financo le aggressioni verbali nel merito dell’operato dell’istituzione che ha l’onore di rappresentare, e in ciò ci sono anche oneri da assumersi, nella fattispecie né violenti e nemmeno offensivi».

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