Meteo / Il caso

Mezzo metro d’acqua in più nel Garda, in due settimane da 79 a 126 centimetri

Si toccano con mano gli estremi climatici seguendo l’impressionante saliscendi del più grande lago italiano: un anno fa era a quota +29, un metro in meno. Sarca, affluenti minori e "Adige Garda" lo hanno portato a un nuovo livello di pre-piena. Colmo anche il lago di Tenno, l’isola è scomparsa come non avveniva da anni. Piena al lago di Tenno, isola scomparsa

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di Davide Pivetti

ALTO GARDA. Non serve guardare lontano per toccare con mano gli "estremi climatici" di cui sentiamo sempre più spesso parlare. Basta guardare le nostre spiagge e ricordare com'erano appena qualche mese fa o, magari, esattamente un anno fa.Il livello del Garda negli ultimi dodici è stato al centro di un dibattito anche sui telegiornali nazionali e sulle testate specializzate straniere, germaniche in particolari. Si sono susseguiti gli allarmi per i suoi livelli troppo bassi, che uno dopo l'altro hanno stabilito nuovi record negativi stagionali, sia per quanto riguarda l'inverno scorso che per il periodo estivo.

La situazione - che sembrava davvero difficile a inizio anno - è andata lentamente migliorando nei mesi primaverili e a inizio estate, restituendo in realtà il Garda ai suoi livelli normali ben prima dell'autunno.

Ma adesso, come sempre più spesso accade nel bacino del Mediterraneo e anche ai piedi delle Alpi, si va da un estremo all'altro.

Le piogge torrenziali degli ultimi giorni hanno portato nel Garda una quantità di acqua impressionante, e peraltro continuerà ad arrivarne visto che ha ripreso a piovere. Per capire l'imponenza del fenomeno bastano due numeri: esattamente un anno fa, il 3 novembre 2022, il lago di Garda si trovava in uno dei suoi minimi stagionali, forse il più preoccupante, trattandosi anche allora di periodo già autunnale: era a 29 centimetri sopra lo zero idrometrico. Un anno dopo, cioè venerdì, aveva sfondato quota 126. In pratica rispetto allo stesso periodo di un anno fa nel Garda c'è un metro d'acqua in più.

Ma fa ancora più impressione sapere che metà di tutta l'acqua recuperata in un anno è arrivata nel lago negli ultimi giorni. Infatti appena il 19 ottobre scorso (sono passate due settimane) il lago era a quota 79 centimetri, cioè 47 centimetri più basso di adesso. Gli effetti si sono resi subito evidenti lungo le spiagge trentine: il golfetto alla spiaggia del Lido Blu è tornato a gonfiarsi, le spiagge si sono ristrette, la pedana dei subi a San Nicolò è lambita dall'acqua quando aveva un metro di vuoto sotto di sé. Effetto delle piogge e dell'acqua arrivata dal Sarca, dagli altri affluenti e in parte (comunque minima) anche dall'apertura della galleria «Adige Garda» decisa per salvare Verona dalla possibile esondazione de fiume Adige.

Il Garda peraltro non è certo l'unico lago a fare il "pieno". Le foto scattate ieri al lago di Tenno ce lo ripropongono come non lo si vedeva da tempo. Il laghetto è noto per le sue forti escursioni ma era da anni che non si vedeva sparire la sua isola sotto le sue acque.

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