Maltempo / Viabilità

Tunnel in val di Ledro, Gardesana orientale e Valdastico-Folgaria: incertezza sui tempi di riapertura dopo le frane

Proseguono verifiche e sopralluoghi sulle strade più colpite dagli effetti delle piogge dei giorni scorsi. Corsa speciale di Navigarda fra Malcesine e Riva, disgaggi da martedì e la statale potrebbe riaprire a fine settimana. Tempi ancora più lunghi per il collegamento fra gli altipiani cimbri e il Veneto, mentre la galleria Dom sarà oggetto di un nuovo sopralluogo per mettere a fuoco l'intervento necessario alla riapertura dell'arteria fra Ledro e il lago

IL PUNTO Maltempo, ancora disagi al traffico: sopralluoghi in corso
METEO Fase di variabilità in Trentino ma a fine settimana nevicherà

TRENTO. Permangono diverse situazioni di marcato disagio, coin strade chiuse, in seguito alle forti piogge dei giorni scorsi. In particolare, ma non solo, a soffrire è la zona dell'Alto garda e della val di Ledro. Quest'ultima deve fare i conti con la chiusura della galleria Dom, cioè della strada che collega la vallata con Riva del Garda. Sono in corso verifiche tecniche di vario tipo, sopralluoghi (domani ci sarà anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti) e valutazioni sull'intervento necessario per ripristinare il transito.

Di certo, come ha spiegato il Comune, la strada rimarrà chiusa fino a mercoledì compreso, ma sui tempi regna l'incertezza. Questo significa che che deve raggiungere il Garda dalla val di Ledro è costretto a fare il giro da Storo, allungando notevolmente i tempi di percorrenza. Per attenuare, per quanto possibile, il disagio, sono state attiviate corse extra del servizio di trasporto pubblico.

Preoccupa anche la situazione della Gardesana Orientale, chiusa in seguito a una frana in località Busatte-Tempesta il cui materiale incombe sulla statale. La chiusura temporanea crea ovviamente parecchi problemi: la Provincia sta collaborando con la Regione Veneto per affrontare la situazione.

Il presidente Maurizio Fugatti si è confrontato oggi sul tema con il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi, la vicepresidente del Veneto Elisa De Berti e il presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini.

L'obiettivo è di riaprire il prima possibile la SS 249 della Gardesana orientale, viabilità strategica, chiusa in via prudenziale per la presenza di accumuli di materiale instabile dopo il crollo di circa 700 metri cubi di roccia sul sentiero panoramico Busatte-Tempesta e che si è riversato più a valle, sulla rampa che lambisce la statale.

La strada - informa la Provincia di Trento - rimarrà chiusa fino al termine dei lavori di pulizia del versante e di disgaggio della parete rocciosa, che scatteranno domani, 7 novembre: operazioni che potrebbero concludersi entro questa settimana.

Nel frattempo il Servizio trasporti della Provincia autonoma di Trento informa che è stato raggiunto un accordo con Navigarda, che a partire da domani, 7 novembre, e per l'intera settimana ha messo a disposizione una corsa alle 7.15 da Malcesine, con arrivo a Riva del Garda prima delle 8.

Non lascia tranquilli nemmeno la situazione del collegamento Folagaria-Valdastico.

Ci vorrà tempo, infatti, per rimuovere la frana di roccia (nella foto della Provincia) e mettere in sicurezza la statale 350 fra il confine trentino e la vallata vicentina. L'intervento per ripristinare la viabilità potrebbe richiedere diverse settimane e sugli altipiani cimbri serpeggia già una certa inquietudine per l'impatto sulla stagione turistica invernale. Ciò, considerando che buona parte dei turisti che frequentano le strutture nella zona di Folgaria e Lavarone provengono appunto dalla pianura veneta e salgono dalla Valdastico.

I tecnici della Provincia stanno affrontando anche un nodo viabilistico lungo l'asse dell'Avisio, in località Lona, dove il maltempo ha compromesso il transito ai mezzi di trasporto merci con massa potenziale superiore a 3,5 tonnellate, con deroga al trasporto pubblico di persone fino a 5,6 tonnellate.

Le forti piogge hanno creato anche qualche problema di infiltrazione agli acquedotti. Sono diversi i municipi (Ldero, RIva del Garda e Folgaria) che, in via cautelativa, invitano tramite ordinanze dispongono di far bollire l'acqua potabile destinata a usi alimentari.

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