Lago / I soccorsi

Foci del Sarca, liberato il battello Navigarda rimasto impigliato nelle reti contenitive

Il catamarano si era impigliato nelle reti messe dai vigili del fuoco di Riva durante la notte tra lunedì 24 luglio e martedì 25 luglio per l’eventuale piena del fiume. Le reti si sono spostate dalla posizione originale, andando ad intaccare la navigazione del mezzo

IL VIDEO La barriera di reti posata dai vigili del fuoco 
IL FATTO Maltempo, reti contenitive nel Garda per il fiume Sarca 
FOTO Nell'Alto Garda e Ledro la violenza della tempesta
INTERVENTI Smottamenti, nubifragi e forti raffiche di vento 

RIVA DEL GARDA. È terminata poco prima delle 11 l’attività dei vigili del fuoco volontari di Riva del Garda, supportati dalla polizia di Stato e dalla guardia costiera, nonché con l’aiuto dei sommozzatori del corpo permanente di Trento, per liberare la nave della Navigarda che si è impigliata questa mattina nelle reti di contenimento del materiale galleggiante dovuto alla piena posate alla foce del Sarca e che si sono spostate a causa del carico di materiale fino alla zona di passaggio dell’unità in servizio pubblico.

Sul posto sono intervenuti tre vigili di Riva abilitati al soccorso acquatico, due sommozzatori da Trento, assieme alla guardia costiera con due operatori, al gommone di Spiagge sicure con due operatori e alla squadra nautica della Polizia di Stato oltre ad un’altra unità di Navigarda appositamente allertata dalla Direzione di Esercizio. I vigili hanno provveduto a svincolare il catamarano e rinsaldare le reti in acqua, mentre gli 8 passeggeri sono stati trasportati al porto di Riva sull’unità navale della guardia costiera.

L’imbarcazione è stata trainata poi verso l’esterno per potersi agganciare all’altra nave di Navigarda che l’ha accompagnata in porto a Riva dove è proseguito il lavoro dei sub per completare la rimozione delle reti dalle eliche. I volontari di Riva hanno inoltre portato in secca i tronchi di grosse dimensioni che erano fuoriusciti dalle protezioni.

comments powered by Disqus