Riva del Garda / Il caso

Bastione, ascensore ancora fermo: Lido e Apt ora vanno in Tribunale

In due anni una serie di stop solo alcuni dei quali previsti per la manutenzione, e gli altri frutto di interventi non programmati

IL PRECEDENTE Solo un mese fa il cambio delle funi

di Davide Pivetti

RIVA DEL GARDA. Poche righe ma che segnano una svolta nella sfortunata vicenda dell’ascensore inclinato del Bastione. Almeno sulla carta. Il “gioiellino” tecnologico inaugurato il 14 luglio 2020 per collegare il centro storico di Riva all’ex fortezza veneziana che sovrasta la città, ha vissuto due anni davvero difficili.

È andato incontro a una lunga serie di stop, solo alcuni dei quali programmati per la necessaria manutenzione, gli altri dovuti a interventi urgenti, non previsti e non differibili.

Nell’ultimo mese l’impianto è andato incontro a due spiacevolissimi blocchi, il primo dei quali dovuto addirittura alla necessità di verificare e sostituire la fune traente, nonostante appunto, abbia soltanto due anni di vita. Un intervento complesso per il quale sono stati necessari diversi giorni di stop già in piena stagione turistica.

Poi l’ascensore è ripartito per un paio di giorni ed è stato fermato di nuovo.

Da allora - giovedì scorso - non è più ripartito e potrebbe tornare a muoversi solo venerdì o sabato.

Per quella che era stata presentata come una nuova attrazione a tutti gli effetti del turismo rivano e altogardesano è davvero un bilancio negativo che porta con sé un altrettanto spiacevole danno di immagine (oltre che economico per l’Apt che gestisce l’impianto e per l’operatore della ristorazione che lavora al Bastione).

Comprensibile, quindi, che dopo tanto pazientare i vertici dell’Apt «Garda Dolomiti» e di «Lido di Riva del Garda Immobiliare» dicano basta affidando al tribunale la questione.

«Nei giorni scorsi si sono verificate nuove problematiche che hanno compromesso il regolare funzionamento dell’ascensore Bastione, costringendo il gestore Azienda per il Turismo Garda Dolomiti ad una nuova temporanea chiusura - scrivono insieme il presidente di Lido Delio Picciani e il direttore dell’Apt Oskar Schwazer - dato il ripetersi di queste insostenibili situazioni, “Lido spa”, proprietaria dell’impianto, ha presentato già da tempo un ricorso al Tribunale di Trento per un accertamento tecnico preventivo nei confronti delle ditte costruttrici, diretto a far verificare, in via d’urgenza, le cause dei continui malfunzionamenti e l’eventuale sussistenza di vizi e difformità.

Già in questi giorni ci sarà il secondo sopralluogo del Consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale di Rovereto.

In seguito all’esito di tali accertamenti, proprietà e gestore si confronteranno per individuare insieme le possibili soluzioni, con l’obiettivo prioritario di assicurare il regolare funzionamento dell’ascensore.

Obiettivo che sta a cuore sia al gestore Apt, il quale si trova a subire il danno di immagine, oltre che economico di queste continue interruzioni del servizio, sia alla “Lido spa”, la società pubblica proprietaria dell’impianto, il cui attuale cda si è ritrovato a gestire una situazione difficile, che intende peraltro risolvere in stretta intesa con il Comune di Riva, socio di maggioranza».

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