Alto Garda, una casa del basket per un movimento inclusivo

di Antonio Gatto

Una gran voglia di collaborare e di stare uniti. Un messaggio controcorrente che arriva dagli esponenti delle due società di basket della zona. Carlo Modena presidente della «Virtus» e Anna Consolati a capo della società femminile «Cestistica Rivana», che ha sfiorato quest’anno la promozione nella massima serie.

L’annuncio è stato dato domenica, durante la «24 ore di basket» che da 17 anni si tiene presso il campo dei «Sabbioni». Evento che ha visto partecipare per questa edizione quasi 130 ragazzi e ragazze e 20 squadre.

Ai presidenti delle due società, preme sottolineare quanto sia importante collaborare per far crescere questo sport in zona a favore dei giovanissimi, un valore sociale importante.

Anna Consolati ha la sua idea: «Bisogna mettere al centro una visione comune che risponda ai bisogni dei ragazzi, per migliorare il più possibile». A destare qualche pensiero la notizia della nascita di una terza società che sembra avrà il nome di «Gs Riva 2018»: «Visto l’imminente presentazione di una terza società - dice la presidente Consolati - auspico che non ci sia un clima di competizione, ma prevalga la voglia di collaborazione».

Carlo Modena presidente invece della società maschile precisa: «Non vogliamo fare polemica, ma le nostre due società mettono in campo centinaia di ragazzi e oltre la funzione sociale raggiungiamo risultati considerevoli. Abbiamo già, insieme alla società femminile, una bella collaborazione con il minibasket».

Il presidente della Virtus si spinge oltre: «Abbiamo l’idea di rafforzare la collaborazione pur mantenendo ognuno le proprie identità, per arrivare in futuro a prendere decisioni collettive. La “casa del basket” - dice Modena - non è un edifico fisico, ma una filosofia, un concetto di collaborazione comune».

Anna Consolati pensa al futuro delle società con un importante ricambio generazionale: «Nel lungo periodo i ragazzi e ragazze che hanno giocato, possono tornare in società con altri ruoli e contribuire alla vita delle associazioni. Servono nuove idee ed energie, frammentarsi in mille rivoli non serve a nulla ed è sempre più necessario ottimizzare risorse finanziarie e umane».

C’è tutta l’intenzione di stringere la collaborazione tra le due società e offrire ai giovani il meglio possibile.
Il messaggio è inclusivo, rivolto anche alla società che nascerà.

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