Ponale, «quasi pronta» Poi microcantieri estivi

Ancora una quarantina di giorni di Quaresima, ed in vista della Pasqua, esattamente il 23 marzo, la Ponale riaprirà i battenti, o meglio un sistema di ingresso corredato da avvisi e informazioni che rendano gli escursionisti ed i ciclisti consapevoli che, comunque, si tratta di un sentiero alpino.


Ma partiamo dalle novità. «Ci saranno tre accessi - precisa Gianfranco Zolin , responsabile del Servizio pianificazione territoriale e paesaggio della Comunità di valle - due nel comune di Ledro ed uno a Riva del Garda. 
I tre portali sono stati progettati insieme ai ragazzi della Libera accademia di belle arti (Laba) di Torbole che ne hanno curato il design e il logo. Saranno alti 5 metri e con in bella evidenza vi sarà scritto "La Ponale - Sentiero alpino percorribile anche da mountain bike"». Gli accessi saranno realizzati in acciaio corten, ovvero quel metallo che si ossida in superficie diventando bruno ma che proprio per questo è in grado di resistere per molto tempo alle intemperie. «Ci siamo avvalsi - prosegue Zolin - anche della consulenza dell'avvocato Massimo Viola per informare in maniera esaustiva gli utenti della Ponale e prevenire possibile rivalse».


Soddisfatto il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Mauro Malfer , che ieri ha effettuato un sopralluogo, a seguito della riunione sullo stato dei lavori del «Sistema Ponale - sentiero alpino percorribile anche da mountain bike» svoltasi presso la sede della Comunità. «Abbiamo ultimato quanto ci eravamo prefissati - precisa - ma sarà impossibile finire tutto entro il 23 marzo, per cui durante l'estate si susseguirannno dei microcantieri, per poi riprendere i lavori in autunno-inverno e concludere entro gennaio 2019».


«Dei due lotti di lavori commissionati dalla Comunità di valle, il primo, che arriva fino al bar della Ponale, è concluso - spiega l'ingegner Ruggero Cazzolli - Per quanto riguarda il secondo lotto che va dal Ponale va fino al tunnel Agnese da una parte e dal bar Ponale fino al tunnel Pregasina dall'altra, sarà ultimato per la data stabilita. Lungo il percorso sono state tolte le reti ancorate alle putrelle che dovevano servire a proteggere la strada sottostante, e inoltre sono stati cambiati gli ancoraggi, ripulite le pareti, effettuati i disgaggi. Per ora resteranno le vecchie barriere in legno, che però saranno smantellate e sostituite con elementi in acciaio». I lavori del lotto 1 sono stati appaltati alla ditta trentina Edilcom, mentre quelli del lotto 2 alla Eurorock.


Per quanto riguarda il fondo e le infrastrutture ci si è avvalsi del Servizio di sostegno all'occupazione e valorizzazione ambientale (Sova) della Provincia. «Si vogliono ottimizzare gli interventi - spiega il dirigente Innocenzo Coppola - per cui a lato saranno realizzate le canalette di scolo mentre nello stesso scavo saranno posizionati i cavi per l'illuminazione e i tubi per l'irrigazione». «Si tratta di una corsa contro il tempo, riprende il geometra Claudio Marconi di Sova - ed in totale dobbiamo coprire tre chilometri, ma saremo soddisfatti di completarne due terzi. Stiamo scendendo dall'alto e, dopo aver effettuato gli scavi a sezione ristretta, il piano di calpestio sarà ricoperto di ghiaino macadam, ovvero pietrisco e materiale collante compresso. Dove si potrà, saranno individuati due percorsi separati, per chi va a piedi e chi va in bicicletta, su piani sfalsati; dove la Ponale è più stretta, invece convivranno pedoni e ciclisti».

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