Alto Garda, i commercianti "silurano" Bruno Lunelli

di Paolo Liserre

Quando ieri, all’ennesimo tentativo, finalmente risponde al telefono, la delusione e l’amarezza sono palpabili, si sentono, quasi si possono «toccare» concretamente con mano. «Siamo in una fase un po’ delicata e non vorrei che qualunque cosa io dica venisse male interpretata. Parlerò più avanti. Per il bene della nostra Unione. Sono sereno  e tranquillo».

Parole di Bruno Lunelli, presidente di Assocentro e da qualche ora ex presidente dei commercianti al dettaglio dell’Alto Garda e Ledro. Il rinnovo del consiglio avvenuto in queste ore, alla stregua di quello delle altre categorie e che risulta tra l’altro propedutico al rinnovo del consiglio generale (elezione del presidente compresa»), ha creato un piccolo «terremoto» all’interno dell’associazione. Non solo perché Bruno Lunelli è stato messo in minoranza ma perché non è risultato nemmeno tra gli eletti all’interno di un consiglio fortemente rinnovato con solo un terzo dei membri confermati (Claudio Miorelli, Francesca Lorenzi e Dimitri Alberti). E a fronte dell’esclusione di Lunelli, il rovescio della medaglia ha visto Erva Dallona (negozio Moser Sport di Arco), voce critica nei confronti della conduzione dell’ormai ex presidente, raccogliere un cospicuo bottino di voti, sei solo in meno del più votato Claudio Miorelli. Con Miorelli (88 voti) e Dallona (82), sono risultati eletti nell’ordine Nicola Ribaga (79), Francesca Lorenzi (69), Laura Armani (68), Dimitri Alberti (65), Manuela Stein (64), Franco Gamba (62) ed Eliana Vettori (62). Bruno Lunelli è risultato il secondo dei non eletti con 46 preferenze.

Sulla base dei voti il consiglio, fortemente rinnovato e con una consistente componente «rosa», che si riunirà nei prossimi giorni dovrà eleggere il nuovo presidente, ruolo per il quale sembrano esservi pochi dubbi rispetto all’elezione di Claudio Miorelli. Il diretto interessato invita alla calma e aspetta i prossimi passaggi formali: «Sarà il consiglio ad eleggere il presidente, io al momento non lo sono. Questa elezione è stata contraddistinta da una forte partecipazione e da un forte segnale di cambiamento, con la volontà, credo, di dare un’impronta più sindacale».

Anche per gli «albergatori» è stato tempo di elezioni ma in questo caso le conferme sono state maggiori delle sorprese. Restano Enzo Bassetti (al quale difficilmente verrà tolta la presidenza), Silvio Rigatti, Cristian Prandi, Graziano Zambanini, Ennio Bertolini, Ferdinanzo Speranza, Maurizio Bresciani e Corrado Trentini mentre le new-entry rispondono ai nomi di Georgia Calzà, Niccolò Filippi, Franco Mattei, Carlo Azzolini, Alessandro Angelini ed Elena Morandi.
Si cambia invece per quanto riguarda i «pubblici esercizi» dove hanno prevalso gioco di squadra e l’asse rivana che ha portato alla presidenza Vasco Bresciani (già presente nel precedente consiglio). Sette i componenti del nuovo organo dell’associazione: con Bresciani (20 preferenze) sono risultati eletti Lucio Beltrami (20), Andrea Pattuzzi (18), Leo Veronesi (18), Maurizio Bressan (17), Massimo Barletta (16) e Stefano Barbieri (15), anche quest’ultimo già presente nel precedente consiglio.

«Il nostro intento è quello di fare squadra - annuncia il neo presidente Vasco Bresciani - e lavorare in stretta collaborazione con i colleghi ristoratori per affrontare e cercare di risolvere una serie di problematiche comuni ad entrambe le categorie tra le quali vi sono notevoli elementi di affinità, anche in termini di strategie».

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