Ambiente / Il dibattito

L'impianto di trattamento rifiuti a Pergine fa ancora discutere: preoccupa la vicinanza a scuole ed asili

Esclusa la futura presenza di diossine, ma la serata di confronto organizzata martedì 11 luglio con gli esperti non ha dissipato i timori della popolazione riguardanti il termossidatore. Il sindaco Oss Emer: «Una scelta forse poco popolare, ma frutto di un atto di responsabilità»

LA POLEMICA Impianto di gassificazione: scontro politico in commissione provinciale 
IL CONFRONTO Pergine: impianto sperimentale, solo la Provincia lo difende

PROTESTA La battaglia contro l'impianto di gassificazione dei rifiuti
L'IMPIANTO Medici per l’ambiente segnala rischi per la salute 

di Daniele Ferrari

PERGINE. Oltre due ore di dibattito, e tante domande di cittadini, genitori e insegnati dei vicini plessi scolastici, non sono riuscite a chiarire i tanti dubbi, perplessità e timori sulla localizzazione dell'impianto sperimentale di termo-ossidazione, previsto in viale dell'Industria a Pergine.

L'incontro promosso martedì sera all'auditorium Don Milani dall'amministrazione comunale di Pergine, alla presenza dei tecnici dell'agenzia provinciale protezione ambiente (Appa) e dell'azienda sanitaria trentina, non ha chiarito sino in fondo funzionamento, emissioni e reale pericolosità dell'impianto voluto da Trentino Ambiens Srl nei capannoni ex-Impa di viale dell'Industria. Se sono stati forniti dati e dettagli in parte già noti, il vivace ed acceso dibattito (oltre 200 le persone in sala) non ha contributo a chiarire molti aspetti, o a trovare una diversa localizzazione all'impianto distante solo poche centinaia di metri da sette siti sensibili (tra cui asilo nido, scuola materna, Medie Garbari e centro giovani).

Perplessità riassunte anche in colorati cartelli affissi all'esterno dell'auditorium, e di un documento distribuito dal comitato "SOSteniamo Pergine" che dal 2021 si oppone all'impianto. «A fronte della richiesta legittima di un imprenditore, e dopo le rassicurazioni avute dai tecnici di Appa e Azienda Sanitaria, il consiglio ha espresso un parere non vincolante sulla localizzazione dell'impianto sperimentale in viale Industria - ha spiegato il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer - una scelta forse poco popolare, ma frutto di un atto di responsabilità verso la ricerca e innovazione e suffragata da attenti studi di tecnici e funzionari provinciali. Una scelta che rifarei visti gli studi, prescrizioni e misure di sicurezza dettate per l'impianto, dell'attento monitoraggio su fumi, emissioni e qualità dell'aria attuato in futuro».

È toccato all'ingegner Rampanelli dirigente del servizio settore autorizzazioni e controlli di Appa, accompagnato da Elisa Malloci (responsabile su qualità dell'aria) Chiara Lo Cicero (settore rifiuti e bonifiche), entrare nei dettagli del nuovo impianto, dove il procedimento di pirolisi produrrà del syngas (conservato e stoccato in apposite celle e serbatoi). «La localizzazione ed autorizzazione dell'impianto (avvenuta ad ottobre 2022) ha ottenuto il parere positivo di servizi provinciali e agenzie di controllo coinvolte (Appa e Aprie) - ha spiegato Rampanelli - l'impianto tratterà una sola matrice di rifiuti per volta (prevista area di stoccaggio e selezione), funzionerà tre giorni a settimana e per un massimo di 5 tonnellate di rifiuti. I limiti di legge su emissioni, dimensioni e misure di sicurezza sono del tutto rispettati».

Il dottor Francesco Pizzo dell'unità operativa igiene e sanità pubblica dell'azienda sanitaria ha escluso la futura presenza di inquinati e diossine nella zona (più pericolosi i fumi emessi da un barbecue o da una tipica "cucina economica"). Non sono tuttavia mancati i rilevi critici dei componenti del comitato "SOSteniamo Pergine", e di molti cittadini. Accanto agli interventi di Pietro Zanotti di "Ledro Inselberg", del dottor Paolo Bortolotti di "Medici per l'ambiente" e dell'urbanista Carlo Sevegnani (già presenti all'incontro promosso il 27 giugno dal comitato perginese) tante le domande e le considerazioni preoccupate sollevate da alcuni genitori, delle insegnati del vicino nido e scuola materna di via Amstetten e di una pediatria di Pergine.

Dubbi, perplessità ed incertezze che, per ora, non sembrano aver scalfito intenzioni e volontà di Comune e Provincia, con l'avvio dell'impianto che pare già fissato per il prossimo autunno.

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